Anna Gray alza il muro per Chieri: tutto sulla pallavolista piemontese
Anna Gray alza il muro per Chieri: tutto sulla pallavolista piemontese Anna Gray, la pallavolista del Chieri 76
Con i suoi 187 centimetri, Anna Gray ha siglato l’accordo col Chieri 76 per il campionato di A1 in corso andando a rinforzare il reparto centrale della squadra piemontese insieme alle già confermate Camilla Weitzel e Fatim Kone, oltre alla neoarrivata Katerina Zakchaiou.
Vediamo la carriera e la vita privata della pallavolista piemontese.
Il percorso di Anna Gray
Nata a Tortona il 15 novembre del 1996, cresciuta nella provincia pavese di Rivanazzano Terme, Anna Gray, dopo una parentesi con Montecchio Maggiore in B2 e tra le fila di Martignacco in B1, debutta per la prima volta in A2 con la casacca di San Giovanni in Marignano nella stagione 2017/2018, anno in cui vince la Coppa Italia di categoria e perde la gara decisiva per la promozione proprio contro Chieri.
Il 2020 è l’anno del trasferimento a Pinerolo per giocare la serie cadetta nazionale.
Nel corso del biennio in A2 in biancoceleste raggiunge le finali dei play-off (perse contro Vallefoglia) e conquista la promozione diretta nello spareggio con Brescia; nel 2022/2023 esordisce nel campionato in A1, iniziando da riserva e concludendo da titolarissima con uno straordinario rendimento a muro; 94 punti realizzati, statistiche che la rendono la miglior giocatrice del campionato in questo fondamentale.
Le buone prestazioni sempre più continue le fanno guadagnare la chiamata da Chieri che la mette sotto contratto per la stagione 2023-24.
Volley, psicologia e sogni futuri della pallavolista
Protagonista di una carriera in ascesa, step by step e con tanta gavetta alle spalle, Anna ha raccontato di aver appreso la notizia della chiamata di Chieri con stupore vista la poca esperienza nel massimo campionato, ma allo stesso tempo ha assicurato di lavorare duro per essere all’altezza della situazione.
Quando sveste i panni della giocatrice la pallavolista si definisce una grande amante della lettura e da due anni riesce ad affiancare il percorso di studi universitari in psicologia all’attività sportiva.
“È una materia che mi ha sempre appassionata. Per ora prendo l’università soltanto come un hobby, per il piacere personale di leggere, studiare, approfondire, ma vorrei che un domani diventasse un piano B per quando non giocherò più… spero fra molti anni! In futuro mi piacerebbe molto anche lavorare con i bambini”
Queste le dichiarazioni della ventisettenne.