Giulia Marconato, la centrale figlia d’arte dell’Itas Trentino: inizi e debutto in A1
Giulia Marconato, la centrale figlia d’arte dell’Itas Trentino: inizi e debutto in A1 Giulia Marconato, la pallavolista di Trento
Giocatrice molto dotata dal punto di vista fisico, particolarmente brava nel fondamentale del muro, grazie anche ai suoi 190 centimetri di altezza, Giulia Marconato è stata protagonista di un’annata estremamente positiva con la maglia dell’Ipag Sorelle Ramonda Montecchio nella passata stagione, tanto da chiudere al quarto posto nella classifica individuale delle migliori muratrici del campionato con 81 block realizzati nel corso del campionato di Serie A2.
Conosciamo la centrale azzurra al primo anno nella massima divisione nazionale.
La carriera
Vent’anni, nativa di Treviso, dopo essersi fatta le ossa nel settore giovanile dell’Imoco San Donà di Piave, compagine dove ha iniziato a praticare volley, Giulia ha completato il suo percorso di maturazione vestendo la maglia del Club Italia; con la formazione che raccoglie i migliori prospetti del volley nazionale, la trevigiana ha disputato tre campionati di Serie A2, dal 2019 al 2022.
Grazie alle buone prestazioni, la figlia d’arte (il padre è Denis Marconato, ex campione azzurro di basket) si è guadagnata la chiamata di Montecchio, dove ha dimostrato tutto il suo valore e ora la nuova avventura con la maglia di Trentino, formazione con la quale ha debuttato in Serie A1.
La centrale classe 2003 è entrata ben presto nel giro delle Nazionali giovanili e nel 2022 è stata convocata per i Campionati Europei Under 21 disputati in Puglia e vinti proprio dalla selezione italiana.
Il percorso in azzurro della posto 3 veneta è poi proseguito anche nel corso della scorsa estate, nella quale è stata impegnata ancora con la selezione Under 21 nel mondiale di categoria giocato in Messico.
Giulia Marconato: la nuova avventura con la maglia del Papà
La giovane promessa del volley azzurra ha scelto di indossare la maglia numero 8 per la nuova avventura a Trento, lo stesso numero che ha portato sulle spalle papà Denis in Nazionale quando vinse la medaglia d’argento all’Olimpiade di Atene 2004.
Sin dai primi giorni la pallavolista ha dichiarato di essere molto felice per la nuova esperienza e, grazie alle doti tecniche e fisiche, ha già dimostrato di essere una preziosa arma in più nella rosa allenata da Marco Sinibaldi.