Marina Lubian, chi è la pallavolista azzurra: famiglia sportiva, l’oro Mondiale a 15 anni, amiche e sogni futuri

Lo sport che scorre nelle vene sin da giovane, una famiglia sempre vicina che dà forza per gli obiettivi da raggiungere.
Conosciamo i segreti che hanno portato la ragazza nata l’11 aprile del 2000 a diventare una dei prospetti più talentuosi del futuro della nazionale italiana del volley femminile. 

Origini, genitori, lo sport come affare di famiglia 

Certi destini sembra scritti sin dall’inizio e la vita dell’atleta azzurra nativa di Moncalieri ne è la dimostrazione. La più piccolina di casa Lubian, 193 centimetri, si avvicina al mondo della pallavolo grazie all’influenza di mamma Cristina, ex schiacciatrice, e a quella di papà Gianpaolo, atleta con un passato nella pallanuoto con la maglia della Sissiport torinese.
Anche il fratello è uno sportivo che gareggia nel nuoto e che in seguito decide di cambiare totalmente strada per dedicarsi ad altre professioni.
L’esempio dato dalla famiglia porterà Marina a cimentarsi in vari sport sin da piccola, come la ginnastica artistica o il basket. Dopo vari tentativi, la pallavolo arriva impetuosa e fa definitivamente breccia nel cuore di Marina. 

Marina Lubian: gli esordi, essere campionessa del Mondo a 15 anni 

Il principale obiettivo di quest’anno per la Lubian e le compagne di squadra dell’Imoco è quello di difendere il titolo di campionesse d’Italia conquistato nell’ultima stagione.
La ventitreenne, oltre al campionato, ha contribuito da protagonista alla vittoria di altri 3 trofei con la casacca della squadra di Conegliano; La Coppa Italia, la super Coppa italiana e il mondiale per club. 
I tanti successi arrivati derivano dalla gavetta e dai sacrifici compiuti dalla pallavolista nel passato, dagli esordi in serie A2 del 2015 nel Lilliput di Settimo Torinese, squadra con la quale conquista anche la promozione in A1, fino alle esperienze più formative con Club Italia e Savino Del Bene, due società abituate alla crescita di tante atlete.
Tra il 2015 e il 2017 trionfa con la maglia azzurra dell’Under 18 in ben due campionati mondiali e si aggiudica un argento all’Europeo. 
Anche il debutto con la squadra maggiore è segnato da una vittoria, infatti, nel 2018 si laurea vicecampione del mondo in Giappone, mentre nel 2022 fa parte della compagine che ha trionfa alla Volley Nations League di Ankara. 

Antropova e Pietrini, quando le compagne di squadra diventano amiche 

 La pallavolo ha regalato alla giovane tanti successi ed un futuro tutto da scrivere, ma quando le partite finiscono, c’è qualcuno che continua a esserci fuori dai palazzetti; le colleghe-amiche. 
Tra il percorso in nazionale e quello con le maglie delle squadre club sono nate delle amicizie importantissime, che ancora oggi arricchiscono la vita di Marina. 
Quest’ultima è legatissima, tra le altre, a Kate Antropova ed Elena Pietrini, con le quali spende molto tempo tra viaggi, serate al ristorante e uscite rilassanti.
Le ultime immagini su Instagram di una breve vacanza a Siviglia hanno mostrato il legame a tutto il popolo del web. 

Papà Gianpaolo e la frase motivazionale per vincere dentro e fuori dal campo

 “Vola come una farfalla, pungi come un’ape. Battiti donna, battiti” queste le parole che Marina si sente pronunciare sin dagli inizi da papà Gianpolo.  
Una frase resa celebre da Muhammad Ali e riutilizzata per caricare la figlia da parte dell’ex sportivo, che stando ai risultati del campo e al palmares conquistato dal talento, ha scelto un motto che sta funzionando alla grande. 

Campionessa in campo e sui libri, il futuro da psicologa dell’azzurra 

Nonostante i tanti impegni sportivi tra allenamenti e partite, la fuoriclasse italiana riesce a ritagliarsi lo spazio per coltivare le proprie passioni. Quando sveste i pantaloncini, Marina inforca gli occhiali per studiare e prepararsi agli esami di psicologia, percorso universitario scelto per pensare ad un futuro diverso quando la carriera da sportiva terminerà.