Roberta Carraro, la palleggiatrice di Montecchio
Roberta Carraro, la palleggiatrice di Montecchio Roberta Carraro, la pallavolista di Montecchio
Palleggiatrice originaria di San Donà di Piave, alta 181 centimetri, Roberta Carraro è passata al Montecchio in Serie A2 per la stagione in corso dopo il debutto dello scorso anno nella massima categoria italiana tra le fila di Conegliano, che l’aveva ingaggiata come vice di Joanna Wolosz.
La carriera
Cresciuta nelle giovanili dell'Imoco Volley San Donà, Carraro è stata chiamata dalla Prosecco Doc Conegliano per ricoprire il ruolo di vice Wolosz nel 2022-23 nella formazione campione d'Italia che le ha dato la possibilità di esordire nel massimo campionato italiano e oggi è parte fondamentale del progetto di Montecchio in A2.
La regista nativa di San Donà milita in Serie A2 dal 2016, anno dell’esordio in serie cadetta con la maglia di Mondovì, poi due anni all’Itas Trentino e successivamente altre tre stagioni alla Libertas Martignacco, diventando un punto di riferimento titolare per le gialloblù.
Giocatrice dalle ottime qualità tecniche, ha completato il processo di maturazione che ha iniziato appena dopo aver compiuto quattordici anni con la maglia del Volley San Donà, club con il quale ha fatto tutta la trafila dalla Serie C, passando per la B2 e arrivando in B1.
L’esperienza all’Imoco le ha permesso di crescere come giocatrice, mettendo in bacheca lo Scudetto oltre al Mondiale per club, la Coppa e Super Coppa Italiana, ma anche come persona come ha spesso dichiarato in molte interviste.
Palleggiatrice e archeologa: la doppia vita e i sogni di Roberta
Con una tesi sull’incastellamento medievale, ovvero il processo storico di erezione di castelli iniziato in Europa nel IX/X secolo, nella zona di Conegliano, Roberta si è laureata la scorsa estate in Archeologia presso l’università di Trento e il raggiungimento di questo obiettivo è stata l’ulteriore prova della maturazione della pallavolista, capace di portare avanti la carriera da studentessa nonostante i tanti impegni sportivi.
Per il futuro, quando smetterà di giocare, Carraro ha dichiarato di sognare un lavoro in ambito archeologico, museale o comunque in un settore ineerente ai beni culturali.