Tragica fine per la maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei
Tragica fine per la maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei
Rebecca Cheptegei, la 33enne maratoneta ugandese che aveva recentemente gareggiato alle Olimpiadi di Parigi, è stata brutalmente uccisa in Kenya. L'atleta è deceduta a causa di gravi ustioni riportate per un attacco con della benzina da parte dell'ex-compagno, il 37enne Dickson Ndiema Marangach, avvenuto domenica scorsa, subito dopo essere tornata a casa dalla chiesa con le sue due figlie.
Secondo le autorità, l'aggressione sarebbe scaturita da una disputa con il suo ex-partner riguardo un terreno. Cosparsa di benzina e poi incendiata, Cheptegei ha riportato ustioni sull'80% del corpo, come riferito dai medici della struttura in cui era ricoverata:"Tutti i suoi organi hanno ceduto ieri sera", ha detto il responsabile del Moi Teaching and Referral Hospital.
L'uomo è ricoverato in ospedale con ustioni meno gravi.
La morte di Cheptegei ha scosso il mondo dello sport e ha riacceso l'attenzione sul problema della violenza di genere in Kenya, dove, secondo un recente sondaggio, il 34% delle donne ha subito violenze fisiche.
Numerose personalità del mondo sportivo hanno espresso il loro cordoglio e la loro indignazione per questo tragico evento. La federazione di atletica leggera dell'Uganda ha condannato l'atto di violenza, chiedendo giustizia per la sua atleta.
Il femminicidio di Rebecca Cheptegei si aggiunge ad una lunga lista di casi simili in Africa orientale, come quelli di Agnes Tirop e Damaris Mutua, altre due atlete uccise in circostanze analoghe.
Il presidente del Comitato Olimpico Ugandese, Donald Rukare:”Abbiamo appreso della triste morte della nostra atleta olimpica Rebecca Cheptegei. Che la sua anima riposi in pace. Condanniamo fermamente la violenza contro le donne. E' stato un atto vile e insensato che ha portato alla perdita di una grande atleta".
L'amica di Cheptegei, Milcah Chemos-Cheywa, un'atleta keniota che ha gareggiato con lei a Parigi, ha fatto eco a questi sentimenti.
"Posso dire che siamo ancora sotto shock e siamo distrutte dal dolore, soprattutto come atlete. Questa cosa orribile accade ancora, nuovamente in Kenya”, ha detto all’agenzia di stampa Reuters. “Ricordiamo il caso di Agnes Tirop ed ora è successo a Rebecca: bisogna fare qualcosa, immediatamente”.