A Modena e Bomporto il Convegno su “Donne&Sport”
A Modena e Bomporto il Convegno su “Donne&Sport”
Si tiene per il secondo anno consecutivo nel mese di ottobre, il 21 a Bomporto, il 23 a Modena, il convegno "Storie di donne e sport" organizzato dal servizio Medicina dello sport dell'Azienda USL di Modena e dal Centro regionale antidoping, con il patrocinio del Panathlon Club di Modena, dedicato in modo particolare alla salute femminile. Durante questo convegno, vengono affrontati diversi temi legati alle donne nello sport, sia nel passato che nel presente.
Uno degli argomenti trattati riguarda la prestazione atletica nello sport femminile. Negli ultimi anni, le donne hanno dimostrato grandi capacità e risultati eccezionali in diverse discipline sportive. Grazie ad un impegno costante e ad una maggiore attenzione verso l'equità di genere nello sport, le donne hanno avuto l'opportunità di competere al pari degli uomini e dimostrare il loro valore.
Durante il convegno verranno presentate anche nuove discipline che vedono le donne protagoniste nello sport nazionale e in provincia di Modena. Uno degli obiettivi di questo convegno è quello di promuovere la salute femminile attraverso lo sport. Lo sport può infatti contribuire al benessere fisico e mentale delle donne, aiutandole a mantenere uno stile di vita attivo e sano. Inoltre, lo sport può essere un'opportunità per sviluppare autostima, fiducia in se stesse e di superare le sfide che la vita presenta.
Durante queste due giornate, professionisti sanitari dell'Ausl di Modena, tra cui medici, psicologi, chinesiologi e dietisti, si confronteranno con tecnici del Centro regionale antidoping e farmacologi dell'Università di Chieti.
Parteciperanno anche atlete di pallavolo serie A e società sportive del territorio di Modena. Ci saranno anche ospiti d'eccezione, come il comico e commentatore sportivo Gene Gnocchi, grande appassionato di sport.
Gustavo Savino Direttore del servizio Medicina dello sport e coordinatore del Centro regionale antidoping:“Le discipline sportive femminili stanno vivendo, negli ultimi anni, un periodo di maggiore attenzione mediatica, l’atleta donna ha caratteristiche e peculiarità specifiche che possono manifestarsi al meglio nella pratica di tutte le discipline sportive ed in alcune particolarmente dedicate al sesso femminile. Conoscere e far conoscere realtà sportive locali e nazionali, ragionare su come negli anni le discipline sportive femminili hanno cambiato aspetto e caratteristiche, approfondire tematiche sulla prestazione atletica al femminile e sulla gestione di una pratica sportiva nella quotidianità tra lavoro e famiglia sono alcuni degli argomenti che saranno affrontati nell’edizione 2023 di Storie di donne e sport”.
Anna Maria Petrini é la Direttrice generale dell’Ausl di Modena:“Questo convegno é una importante occasione per mettere a confronto i professionisti sanitari e il mondo dello sport su aspetti che riguardano non solo la salute delle donne ma la salute dell’intera collettività.
La nostra Azienda sanitaria e il Centro regionale antidoping, che ha sede a Modena nella Medicina dello sport, sono da sempre impegnati sul territorio nel promuovere lo sport sano e l’attività fisica per restare in salute, prevenire patologie e favorire la socializzazione”.
“Dal 1894, quando con l’istituzione dei Giochi Olimpici moderni le donne non furono ammesse, e dall’Olimpiade di Parigi del 1900, quando fu estesa la partecipazione alle sportive a oggi, molte cose sono cambiate” dice Grazia Baracchi, Assessore allo Sport e Pari Opportunità del Comune di Modena “purtroppo, però, ancora nel 2023 si parla di ‘gender sport gap’, una disuguaglianza complessa dal punto di vista dell’accesso e partecipazione, dei diritti, della rappresentazione mediatica e del riconoscimento economico. Convegni come questo possono contribuire ad affermare che è non è più rinviabile costruire spazi inclusivi, attenti alle differenze e rispettosi di eque opportunità anche nello sport”.
Le fa eco la Vice-Sindaco e Assessore allo Sport e Pari opportunità del Comune di Bomporto Ilaria Malavasi:“Il convegno vuole essere un momento di confronto e condivisione per andare oltre gli stereotipi di genere legati allo sport e portare alla luce, attraverso le voci delle protagoniste, le tante esperienze positive del nostro territorio. L’incontro arricchisce un percorso che abbiamo intrapreso da tempo sulla promozione dello sport e dei sani stili di vita, con focus particolare sul valore di dare le stesse opportunità a ragazze e ragazzi. La nostra più sincera gratitudine va alla Medicina dello Sport, che ha scelto di confermare il Teatro comunale di Bomporto come sede di questo prestigioso convegno e alle associazioni del territorio per la collaborazione nell’iniziativa”