Athenea del Castillo: la voce fuori dal coro della Spagna femminile
Athenea del Castillo: la voce fuori dal coro della Spagna femminile Athenea del Castillo controcorrente: risponde alla convocazione della Ct spagnola
Dopo il polverone mediatico riguardo il caso Rubiales-Hermoso, la Nazionale di calcio spagnola ha iniziato ad attuare i cambiamenti societari invocati dalle calciatrici e dopo l’esonero dell’allenatore Jorge Vilda, capace di portare la Roja sul tetto del mondo per la prima volta nella storia, ma reo di aver appoggiato il comportamento dell’ex presidente Rubiales, Il timone della panchina è passato a Montserrat Tomé, vice di Vilda ed ex giocatrice di di Barcellona, Levante e Oviedo. L’asturiana di 41 anni ha stilato la prima lista di convocate in vista delle gare valide per la UEFA Women’s Nations League, scuotendo le 39 giocatrici, che solo pochi giorni prima, avevano confermato e ribadito la loro decisione di non tornare in gruppo prima di altri cambiamenti societari richiesti.
Le campionesse del mondo sono apparse unite e compatte nella presa di posizione, eccezion fatta per Athenea Del Castillo che ha deciso, tra mille polemiche mediatiche, di accettare la chiamata e mettersi a disposizione per la prima gara di Nations League contro la Svezia. L’attaccante del Real Madrid ha motivato la scelta, spiegando che la sua presenza non intaccherà minimamente l’appoggio a Jenni Hermoso e compagne nella loro battaglia:
“Sostengo Jenni e sono consapevole che tutto ciò che è successo non sarebbe dovuto accadere, la mia posizione non cambia. Ma fin dall’inizio, non presentarmi non faceva parte dei miei piani. Sono felice di essere qui, per rappresentare il mio Paese. Mi sono sentita a mio agio, non ho avuto problemi. La libertà di espressione è questa, puoi avere un’opinione diversa ma tutte le opinioni sono rispettabili. Ho rispettato la posizione delle mie compagne e loro rispettano la mia.”
Castillo ha diviso la tifoseria e l’opinione pubblica con il suo sì, tanto da rendere necessario l’intervento del nuovo capitano Alexa Putellas, che ha pubblicamente comunicato di rispettare ogni tipo di volontà e che il gruppo deve essere capace di concentrarsi solo sugli obiettivi del campo, dimenticandosi dei troppi fattori extra-campo. Uno degli obiettivi era sicuramente quello di ben figurare nella prima gara contro le svedesi e così è stato, infatti, le furie rosse hanno vinto 2-3 anche grazie a una rete di Castillo che al termine dei 90 minuti ha rilasciato ulteriori dichiarazioni sul ritorno in campo, soprattutto sulle sensazioni dopo la vittoria della coppa del Mondo in Australia-Nuova Zelanda, oltre che su alcuni momenti complicati trascorsi nell’ultimo periodo:
"È stata una situazione atipica per tutte. Venerdì abbiamo visto che la squadra non vede l’ora di vincere tutte le partite ed essere al top ed è su questo che dobbiamo concentrarci. Ho lavorato tanto, anche con l’aiuto della mia psicologa nel miglior modo possibile, ora so chi è la calciatrice Athenea e chi è la persona Athenea. Quando scendo in campo faccio quello che so fare meglio e quando finisco torno ad essere quella ragazza di 22 anni che ha una famiglia, degli amici, un partner. Avere il sostegno della mia gente mi basta, quello che pensano gli altri non mi tocca".
Le problematiche non sono ancora del tutto sistemate in casa Spagna, ma con la sua voglia di giocare e mostrare sul campo il proprio attaccamento alla maglia della nazionale, la Castillo ha dato la prova concreta di un modo alternativo di battagliare ai recenti casi, facendo sentire la propria voce ai microfoni dei media, ma soprattutto scendendo sul terreno di gioco e lasciando parlare le gesta sportive per il proprio paese, come principale dovere verso la tifoseria.