Beyoncè ci dice che è ora dell'Equal Pay!
Beyoncè ci dice che è ora dell'Equal Pay!
Beyoncé nella sua canzone “Run the World (Girls),” racconta che le donne stanno spingendo il mondo dello sport.
Questo, secondo lei, non è in discussione e sono molte le prove a sostegno del testo scritto dalla star americana.
I record sono stati distrutti in questa nuova stagione di grande seguito per lo sport femminile. L’anno scorso, ad esempio, la partita della squadra di calcio degli Stati Uniti contro l’Olanda è stata guardata da 6,4 milioni di persone in America, il più alto seguito per una una singola partita.
È stato un sorprendente aumento, secondo l’indagine del National Research Group dal 2022, la quale ha rivelato che il 79% degli appassionati di sport ha dichiarato di non poter vedere spesso lo sport delle donne, perchè trasmesso poco in TV; lo stesso studio dimostra però che lo seguono comunque in altri modi almeno la metà e molto più di quanto non facessero due anni fa.
Come hanno dimostrato le recenti competizioni di Softball, l’entusiasmo per lo sport femminile è cresciuto costantemente a livelli senza precedenti. Anche chi non ha alcun interesse per lo sport, in generale, tende a rimanere coinvolto nell'entusiasmo per le competizioni femminili.
Nessuno avrebbe potuto prevedere l’enorme aumento di quest’anno negli ascolti televisivi, con il 121% in più di persone che seguono gli sport femminili rispetto allo scorso anno. Circa 18,7 milioni hanno guardato il faccia a faccia nel basket tra la campionessa della LSU Louisiana Angel Reese e la sua avversaria di Iowa, Caitlin Clark.
Quella partita ha attirato il più alto pubblico di lingua inglese mai registrato, ma ha anche contribuito a catapultare il basket femminile nella stratosfera. I prezzi dei biglietti per gli sport femminili sono aumentati; in USA i prezzi delle Final Four hanno superato quelli delle partite maschili. I totali delle scommesse sportive hanno superato i numeri riservati al Super Bowl.
Le giovani star del basket sono diventate così popolari che il "Saturday Night Live" della NBC ha parodiato l'ammissione da parte di molti fans, che hanno avuto difficoltà a ricordare i nomi dei principali protagonisti maschi del basket maschile dei college, che in USA equivale alla nostra Serie A di calcio..
Negli ultimi otto anni, il canale ESPN non ha permesso ai fans di partecipare di persona al draft WNBA, la scelta delle migliori giocatrici di basket in USA, trasmettendolo soltanto in TV. Quest’anno, hanno scelto astutamente di capitalizzare il trend delle donne con un evento sfarzoso! Il numeroso pubblico si è schierato fuori dalla Brooklyn Academy of Music di New York sperando di assistere alla scelta della Caitlin come numero uno, e poi di vedere la destinazione delle altre stelle. Milioni di persone si sono sintonizzate per assistere, frantumando un altro record.
Non si può fare a meno, contemporaneamente, di commentare la mancanza di rispetto che le atlete ancora sopportano.
Nike, mentre si celebravano le cestiste più famose del mondo, ha svelato i suoi kit femminili olimpici per l'atletica, divise da cui si intravvede che, una volta indossate, nulla verrà più lasciato all’immaginazione.
La spiegazione ufficiale della società ha cercato di spazzare via le accuse di sessismo, sostenendo che l'equipaggiamento più “estremo”, era solo una delle tante possibilità lasciate al gusto delle atlete, una scelta possibile, non un obbligo.
Purtroppo, il progetto ha anche amplificato l’enorme divario retributivo in sponsorizzazione, tra le atlete da record e le loro controparti maschili, i cui nomi sono per ora ancora un mistero nella nuova stagione che sta per iniziare.
Clark Caitlin, per la cerimonia del draft, ha guadagnato l'equivalente del 22% del suo stipendio, circa 16,700 euro in tutto, per una ospitata di grandissimo successo, il traino dello spettacolo in pratica, per un forfait che viene destinato ad un ragazzo di 14 anni, quando gioca per la nostra scuola media! Naturalmente, le sue attuali sponsorizzazioni ammontano a circa 2,8 milioni di euro e ci mancherebbe, ma la maggior parte dei professionisti NBA guadagnerà molto ma molto di più: un suo qualunque omologo maschio viaggia comodamente sopra i 30 milioni.
Il problema permane ed è una battaglia sulla quale combattere ogni giorno. E' occorso un lungo percorso legale, prima che la squadra nazionale di calcio femminile USA, la prima in assoluto al mondo, raggiungesse finalmente l'Equal Pay, ovvero la parità salariale con quella maschile. In Europa la prima è stata la Spagna, l'Italia ancora no.
Nel mondo ora la scusa del “ma lo sport femminile non tira...” non ha più alcun senso, non esiste più. Bisogna che le Nazioni inizino ad investire e nello stesso tempo, al crescere del seguito, cresca anche la redditività di atlete che fanno la storia del loro sport. Le star femminili meritano quanto quelle maschili, su questo speriamo non si debba discutere più, ma si agisca.