Hawa Cissoko: "Spengo il cellulare e combatto il razzismo"
Hawa Cissoko: "Spengo il cellulare e combatto il razzismo" Hawa Cissoko racconta la sua esperienza con il razzismo
La giocatrice del West Ham femminile Hawa Cissoko ha raccontato la sua brutta esperienza vissuta l’anno scorso quando ha ricevuto attacchi e insulti razzisti online. Nei mesi scorsi, il difensore è tornato sull’argomento per far sentire la propria voce e chiedere alla società più protezione, anche sul web.
L’episodio, che risale alla scorsa stagione della Super League Women inglese, è avvenuto nel post gara tra West Ham e Aston Villa, match nel quale Cissoko aveva rimediato un'espulsione a seguito di un fallo e di una lite sul terreno di gioco con l’avversaria Sarah Maykling. Al termine dei 90 minuti, molti utenti si sono scagliati contro la giocatrice, insultandola per il comportamento sul campo e sfociando, senza mezzi termini, nel razzismo.
“Onestamente sono rimasta sorpresa da certi attacchi. So che è già successo nel calcio maschile, ma non mi aspettavo succedesse a me o in generale nel calcio femminile e la cosa che mi ha colpito maggiormente è che sono state persone che non seguono nemmeno il nostro calcio. Questo dettaglio mi ha aiutato a non prendere la cosa sul personale e a superare la vicenda, perché mi ha fatto capire che sono persone razziste e trovano semplicemente un modo per dimostrare il loro odio. Penso che ci sia bisogno di più protezione online perché questa gente può trovare l’occasione di rifarlo”. A seguito di questa vicenda e molti altri episodi dello sport in generale, come gli insulti ricevuti da Wes Foderingham, portiere dello Sheffield United maschile, il Governo britannico ha approvato un disegno di legge sulla sicurezza online, con l’obiettivo di aumentare il controllo della rete e dei comportamenti degli utenti in Gran Bretagna. Oltre ai, necessari, provvedimenti da parte della politica e delle federazioni, è importante comprendere quale atteggiamento personale adottare quando si è presi di mira da certi attacchi e a proposito di questo, Cissoko ci ha tenuto a raccontare la sua esperienza in modo da poter essere d’aiuto a chi vive una situazione simile alla sua e alle generazioni future:
“Sì, è difficile ricevere offese, ma dipende da chi hai intorno. Io ho ricevuto tanto amore e sostegno grazie ai miei compagni di squadra, il mio manager e la mia famiglia. Sui social media ignoro semplicemente le persone perché non è reale. Quelle persone possono dire molte cose sui social media, ma se mi incontrassero non lo direbbero mai perché vedrebbero che in realtà sono un essere umano con un cuore e sentimenti". La classe 1997 ha concluso ricordando quanto sia utile, ogni tanto, spegnere completamente il cellulare per capire che certe cose non esistono e ci ha dimostrato, ancora una volta, come farsi sentire porti al raggiungimento di risultati.