In Champions il VAR non c'è e si scatena un urugano di polemiche!
In Champions il VAR non c'è e si scatena un urugano di polemiche!
Il VAR esiste per assistere gli arbitri nelle decisioni riguardanti situazioni dubbie o controverse anche se, non sempre, tutte le situazioni possono essere valutate e ciò può causare polemiche quando sembra che il sistema non intervenga o non prenda una decisione.
Parlando di “parità di genere” nello sport, salta all'occhio che nel calcio maschile sia stato introdotto il VAR già dalle qualificazioni di Champions League, mentre nella Champions femminile.....semplicemente non esiste!
Sembra una barzelletta e invece è così: le donne, professioniste, calciatrici di mestiere quindi, che si giocano il titolo europeo per club, non hanno il beneficio di poter accedere ad un arbitraggio aiutato dalla tecnologia moderna.
Oseremmo dire che questa sia una situazione quanto meno SCANDALOSA!
Non a caso nelle partite appena disputate per la massima competizione continentale, sono nate grandi polemiche e grandi proteste.
Partiamo da Bayern Monaco – Roma, conclusasi con il pareggio per due a due.
Grandi le controversie legate ad uno dei gol delle tedesche, durante la gara dove la Roma lamenta una penalizzazione importante.
Nel caso specifico un presunto tocco di mano da parte di una giocatrice del Bayern Monaco dopo un cross dalla destra e assist della Viggosdottir (forse con la mano appunto), che permette a Damnjanovic di tirare in porta, in probabilissimo fuorigioco.
Le giocatrici della Roma hanno fortemente protestato dopo l'azione, ma senza successo.
Nonostante le proteste, l'arbitro ha ritenuto che non ci fosse il tocco con la mano di Viggosdottir e che non ci fosse il fuorigioco da parte di Damnjanovic, quindi ha preso una decisione definitiva senza ausilio dei video e convalidato il gol delle tedesche.
Il VAR sarebbe stato determinante per l'annullamento della rete.
Peggio è andata a Madrid nella sfida stellare tra Real Madrid e Chelsea con l'arbitro danese Frida Klarlund!
Al 79esimo il Real Madrid pareggia sul 2 a 2 con un rigore assegnato per l'atterramento di Athenea del Castillo lanciata a rete da parte di Jessie Fleming: la spagnola cade dentro l’area di rigore. Il fallo però avviene nettamente fuori area, come da replay, ma né l'arbitro né la collaboratrice se ne accorgono.
Bufera pochi minuti dopo quando il Chelsea segna il terzo gol, ma il gol viene annullato dalla terna arbitrale per un presunto fuorigioco di Niamh Charles. Dalle riprese televisive sembra che la giocatrice partisse in posizione del tutto regolare.
Due errori colossali che hanno stravolto un risultato a danno del Chelsea.
L'allenatrice del Chelsea, Emma Hayes, ha espresso parole molto forti riguardo l'ultimo episodio durante l'intervista post-partita, definendo la situazione “imbarazzante” per una partita della quale sono state “derubate”.
I tifosi, con l'organo stampa ufficiale della squadra gridano la loro frustrazione titolando “Ingiustizia”.
A causa di questo risultato, invece di comandare la classifica del Gruppo D, il Chelsea resta al secondo posto dopo che la squadra svedese BK Hacken ha battuto il Paris FC mercoledì.
Auspichiamo che la UEFA ribalti in fretta la decisione di non utilizzare il VAR nella Champions femminile, perchè è veramente ingiustificata e stupidamente umiliante per tutto lo sport femminile mondiale.
E' ora di cancellare questi errori.