Spagna ancora sessismo! “Non paragonatevi ai maschi”

Spagna ancora sessismo! “Non paragonatevi ai maschi” L'ex giocatore Alfonso Perez attacca le giocatrici della nazionale femminile

La Spagna e il sessismo capitolo secondo, Perez attacca il calcio femminile: “Non paragonatevi ai maschi”

 

 

L’ex calciatore Alfonso Pérez ha rilasciato un’intervista a EL MUNDO dove ha parlato del calcio moderno a 360 gradi e di quello femminile. Le dichiarazioni e le idee dell’ex attaccante di Real Madrid e Barcellona, nonché della Nazionale spagnola, hanno fatto discutere perché discordanti con la maggioranza di quelle del paese, soprattutto in un periodo delicato come quello che stanno vivendo le giocatrici della Rojaa seguto del caso Rubiales-Hermoso: 
“È positivo che le donne abbiano spazio e loro diritti, ma penso che il calcio femminile e quello maschile non siano affatto paragonabili perché tutto dipende dagli introiti che si generano e dall’impatto mediatico. E non c’è sfida” ha dichiarato Perez, che subito dopo ha voluto rincarare la dose scomodando Cristiano Ronaldo e attaccando le giocatrici: 
“Anch’io vorrei essere pagato come Ronaldo, ma non sono così bravo. Tutti devono sapere dove si trovano e cosa generano. Le calciatrici devono restare con i piedi per terra e sapere che non possono essere paragonate ai calciatori maschi. Obbligherei Guardiola, così come le ragazze, a baciare la bandiera spagnola per sapere che difendono la maglia del loro Paese con onore e onestà. Prima quello, poi potrai protestare per quello che vuoi”. 
Parole pesanti e taglienti che hanno scosso soprattutto perché sono state rivolte ad una compagine che è stata capace di vincere la Coppa del Mondo per la prima volta nella storia e a delle giocatrici che hanno dato tutte loro stesse per difendere i colori della nazione e i loro diritti dentro e fuori dal campo.  
Il Consiglio comunale di Getafe, città nella quale è presente uno stadio intitolato a Perez, ha ritenuto le dichiarazioni sessiste e poco rispettose verso tutte le donne, e stando alle ultime voci provenienti dalla Spagna, starebbe pensando di prendere provvedimenti importanti, primo tra tutti quello di cambiare il nome all’impianto sportivo per dissociarsi dalle idee dell’ex calciatore, che sono lontane dal concetto di uguaglianza e inclusione di Getafe e della sua gente. Le parole sono importanti tanto quanto i gesti, soprattutto se pronunciate da persone influenti che hanno parecchio seguito e quindi diventa necessario prendere provvedimenti esemplari per non far sì che una battaglia come quella intrapresa dalle calciatrici della Spagna perda di valore.  

 

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