La UEFA migliora il calcio femminile: gli storici cambiamenti della federazione

La UEFA migliora il calcio femminile: gli storici cambiamenti della federazione La UEFA introduce nuovi cambiamenti al calcio femminile

La UEFA migliora il calcio femminile: gli storici cambiamenti della federazione

 

 

La UEFA continua a lavorare per migliorare il calcio femminile sotto tutti gli aspetti, cercando di agevolare calciatrici e società di tutto il mondo, e percorrendo la strada tracciata nei mesi scorsi, ha deciso di fare un passo in avanti mai accaduto prima. Per la prima volta nella storia la Federazione ha introdotto degli standard minimi che dovranno essere adottatati dalle nazionali e riguarderanno sport, governance, coaching, assistenza medica, formazione, welfare delle calciatrici, alloggio e retribuzione. Il progetto, approvato dal Comitato Esecutivo UEFA nel mese di giugno, mira, come principale obiettivo, a migliorare le condizioni lavorative delle donne sportive, limando ulteriormente quel gap con il trattamento riservato agli atleti uomini. 
I cambiamenti saranno molteplici; ogni squadra dovrà essere allenata da un coach con licenza UEFA Pro (o qualifica equivalente), assicurarsi almeno un medico e due fisioterapisti presenti in tutte le partite e allenamenti, facilitare gli spostamenti per il raggiungimento degli stadi nella maniera più veloce possibile, alloggiare in strutture di qualità in aree centrali delle città (le stesse dei colleghi uomini), avere accesso a strutture di allenamento e a disposizione attrezzature d’élite. Oltre a migliorare questi aspetti, le federazioni dovranno concordare con le giocatrici le migliori condizioni contrattuali possibili, tenendo conto di retribuzione, politiche parentali, gravidanza e antidiscriminazione. 
“HatTrick” è il nome del programma che verrà finanziato dalla UEFA con 22 milioni di euro che serviranno a garantire 100.000 euro all’anno alle federazioni nazionali, in modo da semplificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. 
"L’annuncio di oggi segna il culmine della nostra strategia quinquennale per il calcio femminile: Time for Action. Sebbene si tratti di un traguardo significativo, stiamo già guardando ai prossimi passi. Mentre andiamo avanti, la UEFA rimane pienamente impegnata a sostenere le nostre federazioni affiliate e rafforzare le calciatrici” queste le parole del presidente UEFA Aleksander Ceferin nel giorno dell’annuncio dell’iniziativa. 
All’entusiasimo dello sloveno hanno fatto eco le dichiarazioni di Nadine Kessler, responsabile UEFA della divisione femminile, che ci ha tenuto a sottolineare quanto questo momento sia un passo in avanti storico per tutte le donne: 
“Questo progetto è importante e rappresenta un punto di partenza per innalzare il livello di tutte le squadre nazionali femminili. Avere le migliori condizioni possibili dentro e fuori dal campo è fondamentale per le calciatrici affinché possano dare il meglio di sé e, di conseguenza, portare al successo le loro nazionali. Oggi il panorama è altamente competitivo, quindi gli standard devono crescere di pari passo. Solo così le squadre potranno scatenare tutto il loro potenziale e noi potremo salvaguardare la longevità delle carriere delle calciatrici”. 
Le prime reazioni sono arrivate anche dalle dirette interessate, infatti, Marissa Callaghan, capitano dell’Irlanda del Nord, ha voluto immediatamente commentare l’iniziativa: 
“Definire standard minimi farà una differenza significativa per le calciatrici di tutta Europa in ogni aspetto delle nazionali. Avere una piattaforma per discutere con le colleghe giocatrici e con gli allenatori, è stata un’esperienza positiva e arricchente. Mi auguro che le calciatrici continuino a essere strettamente coinvolte in questo percorso”
Il recente succeso registrato al Mondiale di calcio disputato in Australia-Nuova Zelanda e le continue iniziative intraprese dalla UEFA, stanno dimostrando il concreto interesse della federazione nei confronti del movimento femminile. La consapevolezza di dover cambiare molti aspetti è ora affiancata da un lavoro quotidiano che accorcerà i tempi e, oltre a migliorare le condizioni delle calciatrici, sarà d’esempio per il resto degli sport praticati dalle donne.

 

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