Linda Repetti: il campo lo gestisce lei!!
Linda Repetti: il campo lo gestisce lei!!
Linda, 41 anni, laurea in agraria, due figli e il rastrello nelle mani.
Immagine aulica?
Non proprio, perchè dietro c'è moltissimo impegno e molto sacrificio.
La gestione è sua, comanda lei e guai a chi non la ascolta, anche se parliamo di un ambiente difficile, come il calcio maschile.
Nessuno invece fiata, perché Linda Repetti è la responsabile del campo di gioco dello Stadio Luigi Ferraris di Genova, quello dove giocano, spesso con alterne fortune, le squadre del Genoa e della Sampdoria.
Trovare una donna come giardiniera parrebbe strano invece Linda ha dimostrato di essere una professionista competente e appassionata nel suo ruolo.
Il suo impegno nel curare il prato dello stadio di Marassi è iniziato nel 2009 ed é continuato fino al 2013, per poi tornare nel 2018. Durante questo periodo, Linda ha acquisito una vasta esperienza nel mantenimento e nella cura del terreno di gioco.
Essere l'unica donna in Europa ad occuparsi del campo di un grande stadio di calcio è un risultato notevole. La sua presenza è un segno di cambiamento e inclusività nel mondo del calcio, che tradizionalmente è stato dominato dagli uomini, anche in questa mansione.
Linda Repetti è stata anche scelta come testimonial per uno spot dell'Uefa che promuove l'inclusività nel calcio.
Nonostante lo stupore delle persone quando scoprono il suo lavoro, Linda continua a svolgere il suo ruolo con professionalità e dedizione. La sua passione per il giardinaggio e la cura del prato si riflette nella qualità del terreno di gioco dello stadio di Genova.
La decisione di effettuare una sostituzione delle zolle totale dopo il match di rugby del novembre 2022 è stata fondamentale per migliorare le condizioni del terreno di gioco. Era da ben cinque anni che non veniva effettuata una rizollatura completa, e questa scelta si è rivelata vincente.
La scelta di utilizzare il Mixto, un mix di sintetico e naturale sviluppato in collaborazione tra Limonta e Rappo Sport, ha contribuito in modo significativo al successo del progetto. Questo tipo di terreno offre numerosi vantaggi, come una maggiore resistenza all'usura e alle intemperie, una migliore drenaggio dell'acqua e una resa ottimale per gli atleti.
Grazie a queste migliorie, il prato del Ferraris è ora in grado di garantire prestazioni eccellenti durante le partite, offrendo un terreno di gioco sicuro e di alta qualità. Questo rappresenta un importante passo avanti per lo stadio e per tutti gli appassionati di calcio e rugby che frequentano l'impianto.
La rizollatura totale del campo ha comportato una spesa di 250mila euro, ma è importante sottolineare che dalla somma totale vanno sottratti i 68mila euro che sono stati pagati dalla Federugby per i danni post match. È evidente che il lavoro sul campo è continuo e non concede tregua, sia durante l'estate che durante l'inverno.
Racconta Linda Repetti:” Abbiamo iniziato la semina invernale approfittando della sosta dei campionati, con questo tipo di erba arriveremo fino a giugno”.
Negli anni scorsi Linda era finita nel mirino dei cori sessisti dei tifosi dell'Inter, unico caso “si è trattato solo di goliardia, non mi sono certo sentita offesa. Sono stata a sentirli mentre lavoravo, mi sono fatta una risata e ho continuato a fare quello che devo fare per mantenere il campo nelle migliori condizioni possibili”.
Lavoro faticoso, che prevede sessioni di rasatura e pulitura del terreno di gioco con ogni volta almeno 7 chilometri da percorrere. “È vero, è molto impegnativo, ma a me piace tanto. Sono qui almeno otto ore al giorno, sei giorni su sette. Ci metto passione e impegno, insieme ai miei colleghi formiamo una grande squadra” dice Linda.
A poca distanza i piccioni si affollano sul prato.
“Abbiamo provato di tutto, dal falco ai petardi fino al dissuasore con ultrasuoni. Ma ogni volta riescono a resistere. Il falco si è dovuto arrendere, anche perché era finito nel mirino dei gabbiani. E ai petardi dopo un po’ si abituano. Così l’unica è seminare in profondità, evitando di lasciare i semi in superficie alla loro portata”.
Linda non si dà però per vinta. La sua competenza e il suo contributo sono sicuramente molto preziosi per tutti coloro che lavorano con lei e sicuramente la “guerra al piccione” la vedrà vincitrice.