Luna Rossa: un'epopea Azzurra nella Prima America's Cup Femminile

Il 12 ottobre 2024 é un giorno che passerà alla storia della vela: l'Italia ha trionfato nella prima America's Cup femminile. Luna Rossa Prada Pirelli, con l'equipaggio rosa, ha dominato la competizione, sbaragliando la concorrenza e portando a casa un trofeo che ha dell'incredibile.

Al timone di questa impresa storica c'era Giulia Conti, una veterana della vela olimpica, affiancata da tre giovani leonesse: Margherita Porro, Giulia Fava  e Maria Giubilei. Un mix perfetto tra esperienza e talento che ha permesso all'equipaggio italiano di dominare le regate.

Giulia Conti, con le sue quattro partecipazioni ai Giochi Olimpici, ha portato in squadra una solida esperienza e una leadership indiscussa. Margherita Porro, con la sua giovinezza e la sua grinta, ha infuso nell'equipaggio una carica agonistica straordinaria. Giulia Fava e Maria Giubilei, con la loro precisione e la loro determinazione, hanno completato un quartetto semplicemente perfetto.

Questa vittoria è stata storica sotto molti punti di vista. Innanzitutto, è stata la prima volta che l'America's Cup ha visto una competizione esclusivamente femminile. Un traguardo importante per la parità di genere nello sport e una dimostrazione che le donne possono eccellere anche nelle discipline più tradizionalmente maschili.

In secondo luogo, è stata la prima volta che un equipaggio italiano ha vinto l'America's Cup. Un successo che ha riempito d'orgoglio tutto il paese e che ha proiettato la vela italiana femminile ai vertici mondiali.

Le regate si sono svolte su imbarcazioni AC40, monoscafi foiling progettati appositamente per questa competizione. Queste barche, grazie alla loro tecnologia avanzata, sono in grado di planare sull'acqua, raggiungendo velocità elevate e offrendo un'esperienza di navigazione estremamente dinamica, come le loro sorelle maggiori AC75 protagoniste dell'America's Cup originale.

L'equipaggio italiano ha dimostrato una padronanza perfetta di queste imbarcazioni, sfruttando al massimo le loro potenzialità. La tecnica di navigazione, la comunicazione a bordo e la capacità di adattamento alle diverse condizioni meteo sono state fondamentali per il successo di Luna Rossa.

I numeri parlano chiaro: le italiane hanno dominato la competizione fin dalla prima regata. La velocità, la precisione e la coesione di squadra sono state le chiavi del successo. Le avversarie, pur battagliere, non sono mai riuscite a impensierire seriamente le azzurre.

Come principale sfidante di Luna Rossa, le inglesi di Athena Pathway  hanno offerto una resistenza notevole, ma comunque commesso alcuni errori che hanno compromesso le possibilità di vittoria. In particolare l'equipaggio britannico ha spesso faticato a gestire le raffiche di vento, perdendo velocità e posizioni. L'imbarcazione di Athena Pathway ha mostrato anche qualche difficoltà nel mantenere un assetto ottimale, influenzando la sua velocità e la sua manovrabilità.

Tra l'altro Luna Rossa ha celebrato anche il fatto di aver aggiunto la Puig Women’s America’s Cup all’UniCredit Youth America’s Cup, vinta in precedenza dal team giovanile Luna Rossa: insomma dominio tricolore tra le donne.

Più tardi, a terra, il trimmer Maria Giubilei a bordo della Luna Rossa Prada Pirelli ha detto:“Non so come descrivere come ci si sente. Sono super super felice e orgogliosa della squadra. Questa è una sensazione meravigliosa e non sono sicura di aver ancora realizzato. Forse nei prossimi giorni capiremo correttamente che questa è una cosa davvero grande che abbiamo fatto e quanto sia importante per le ragazze di tutto il mondo. Spero che questo ispiri le persone a seguire i loro sogni e a vivere la vita che vogliono condurre”.

Alla domanda se questo sia il primo passo lungo la strada per avere velisti femminili che corrono a bordo di AC75 nell'America's Cups storica, Giubilei ha risposto:"Spero di sì. Penso che sarebbe una buona cosa, soprattutto perché un giorno voglio davvero andare sulla barca top di Luna Rossa. Penso che sarebbe fantastico se, ad un certo punto, noi donne fossimo mescolate con tutti gli altri marinai nell'equipaggio che si gioca la mitica America's Cup”.