Mondiali di lancio del peso Paralimpico, Oro per Assunta Legnante
Mondiali di lancio del peso Paralimpico, Oro per Assunta Legnante Assunta Legnante è oro nel Mondiale di lancio del peso Paralimpico a Parigi
Il mondo applaude la meravigliosa Assunta Legnante che si aggiudica la medaglia d'oro nei Mondiali di lancio del peso F11/12 (atlete cieche ipovedenti, accorpate) di Parigi, confermandosi campionessa del mondo per la quinta volta consecutiva.
Un risultato straordinario per l'atleta quarantacinquenne, che solo qualche giorno aveva portato a casa un bronzo nel lancio del disco, e che ora impreziosisce la sua ricca bacheca con l'ennesimo oro, confermandosi imbattibile da quando nel 2013 ha iniziato vincendo il campionato del Mondo di Lione. Da quella data, la napoletana non ha più avuto rivali, e ha iniziato la scorpacciata di successi che in dieci anni l'hanno resa, senza dubbi, la più forte di tutte in pedana di lancio, passando da Doha 2015, Londra 2017, Dubai 2019, arrivando a Parigi di quest'anno.
La grandezza e lo spessore di una campionessa lo si percepisce quando, in mezzo a tutti questi trionfi, riesce a rammaricarsi per l'unico argento conquistato a Tokyo durante i giochi paralimpici del 2021. Sì, perché un argento sarebbe un posizionamento eccezionale per chiunque, ma non per lei che è abituata a lottare e vincere sin dalla nascita, momento in cui un glaucoma le ha pregiudicato totalmente la vista dall'occhio sinistro e per metà da quello destro.
Nonostante le difficolta, nel corso degli anni Assunta capisce che vuole gareggiare e realizza che lanciare pesi è il suo sport preferito, come se insieme ai dischi, si potessero scagliare lontano anche i problemi. Problemi che lei è sempre stata capace di affrontare sdrammatizzando, come quando in occasione di un'intervista ha dichiarato di collezionare così tante medaglie ma di non vederne nemmeno una.
"Questa vittoria la dedico tutta a me, perché se sono qui, è perché io ho ancora voglia. Ringrazio tanto il mio allenatore Roberto Minetti, La Federazione, tutti i ragazzi che erano qui, la mia famiglia da casa, a tutti gli amici che mi sostengono”.
Queste le parole di Assunta, che ha aggiunto di sentire la responsabilità per il suo ruolo in quanto vuole essere un esempio da emulare per le altre atlete e per quelle che verranno in futuro.
La grinta e la determinazione di Assunta, che l’hanno resa una campionessa straordinaria, unite alla leggerezza del sapersi prendere in giro nonostante le limitazioni della malattia, saranno le cose più belle alle quali assisterete oggi, eccezion fatta per la mascherina tigrata che la campionessa utilizza quando gareggia.