Ruth Chepngetich: una Nuova Era nella Maratona Femminile

Ruth Chepngetich: una Nuova Era nella Maratona Femminile

Ruth Chepngetich: una Nuova Era nella Maratona Femminile

 

 

Il 13 ottobre 2024, Ruth Chepngetich ha scritto una nuova pagina indelebile nella storia dell'atletica leggera. Con un tempo straordinario di 2h09:56, la keniota non solo ha vinto la maratona di Chicago, ma ha anche polverizzato il precedente record mondiale femminile, abbassandolo di quasi due minuti. Un'impresa che ha lasciato a bocca aperta gli esperti e gli appassionati di tutto il mondo, consacrando la trentenne come una delle più grandi maratonete di sempre.

 

La prestazione di Chepngetich è ancor più straordinaria se si considera il contesto. La maratona femminile ha visto negli ultimi anni un'evoluzione costante, con atlete sempre più forti e competitive. Tuttavia, superare la barriera delle 2 ore e 10 minuti era considerato un traguardo quasi irraggiungibile. Chepngetich, con la sua determinazione e la sua classe, ha dimostrato che i limiti sono fatti per essere superati.

 

Un confronto tra le prestazioni maschili e femminili nella maratona è inevitabile. Se è vero che gli uomini hanno tempi nettamente inferiori, è altrettanto vero che le donne hanno compiuto progressi enormi negli ultimi decenni. La differenza tra i due sessi è dovuta a fattori fisiologici e biomeccanici, ma anche a questioni storiche e culturali. Questa volta però l'impresa di Chepngetich dimostra che il divario si sta progressivamente assottigliando e, addirittura, che le atlete femminili sono sempre più vicine a raggiungere livelli di performance paragonabili a quelli maschili. Per fare un paio di esempi, il vincitore delle Olimpiadi di Seul nel 1988 Gelindo Bordin, avrebbe accusato un ritardo di quasi 40 secondi, mentre Stefano Baldini oro olimpico ad Atene 2004, avrebbe accusato un minuto!

 

La prestazione di Chepngetich a Chicago è stata incredibile: i primi 5 chilometri sono stati completati in 15'00 minuti, solo 15 secondi più lenti del record italiano sulla distanza di Nadia Battocletti.

Per la prima metà della maratona, l'atleta ha corso i primi 20 chilometri in 1h00:51, completando per due volte i 10 kilometri in 30'14 e 30'37, cioè Ruth ha corso due volte più veloce del record italiano femminile sui 10 mila metri.

 

Prima di Chepngetich, il record mondiale femminile della maratona era detenuto da Tigist Assefa, con un tempo di 2h11:53. L'etiope aveva stabilito il nuovo primato solo pochi mesi fa, a Berlino, ma la keniota è riuscita a migliorarlo in modo significativo. Anche Brigid Kosgei, altra grande maratoneta keniota, che aveva detenuto il record mondiale in 2h14:04, è stata migliorata di più di 4 minuti.

 

Ruth Chepngetich è nata e cresciuta in Kenya, un paese con una grande tradizione nell'atletica leggera. Ha iniziato a correre da giovanissima e si è presto distinta per il suo talento. Nel 2019 ha conquistato il titolo mondiale di maratona a Doha, confermando le grandi aspettative riposte in lei. Da allora, ha dominato la scena internazionale, vincendo le maratone di Chicago per due anni consecutivi prima del suo storico record del 2024.

 

L'impresa di Ruth Chepngetich apre oggi nuovi scenari per la maratona femminile. Sempre più atlete saranno spinte a cercare di eguagliare o addirittura migliorare il suo straordinario tempo ed é probabile che nei prossimi anni assisteremo a una serie di nuovi record per un'ulteriore evoluzione di questa disciplina.

 

Ruth Chepngetich nel dopo gara ha dichiarato:”Mi sento così bene, sono orgogliosa di me stessa. Questo è il mio sogno che si è avverato. Ho combattuto molto pensando al record mondiale e l’ho finalmente realizzato”. Chepngetich ha dedicato il suo record mondiale a Kelvin  Kiptum, che è morto per incidente stradale, all'età di 24anni a febbraio,quattro mesi dopo aver dato il record mondiale maschile.

Dedico questo record mondiale a Kelvin. Forse avrebbe potuto difendere di nuovo il suo titolo qui e ottenere un altro record mondiale. E' molto triste che non possa più farlo”.

 

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