Volley femminile: disastro Italia al preolimpico, Velasco pronto per il dopo Mazzanti

Prima il deludente quarto posto raggiunto agli Europei disputati a fine agosto, ora la mancata qualificazione alle Olimpiadi in programma a Parigi 2024. Se a questo aggiungiamo il caso Paola Egonu e la, criticatissima, gestione delle giocatrici in generale, l’esperienza d Davide Mazzanti come Commissario tecnico dell’Italia sembra davvero essere vicina alla conclusione. Già dopo la fine dell’Europeo, molte azzurre avevano chiesto la testa dell’allenatore, ma la Federazione ha preferito prendere tempo per valutare meglio la situazione. Una situazione che ora non permette più falsi passi, infatti, le speranze di partecipare alla manifestazione olimpica francese risiedono nella prossima Nations League 2024 in programma tra maggio e giugno. Alla fine della VNL, manifestazione che potrebbe vedere un nuovo nome sedere sulla panchina italiana, le azzurre dovranno raggiungere un ranking minimo per meritarsi il ripescaggio. Al termine della sconfitta subita a Lodz contro le polacche, Mazzanti ha commentato la gara e il momento della squadra: 
"Abbiamo sprecato qualcosa sempre nei finali di set, peccando in lucidità nei momenti clou. Loro invece hanno fatto bene in quelle situazioni riuscendo a chiudere la partita e conquistando il pass per Parigi. Noi invece non siamo stati precisi come serviva a differenza delle nostre avversarie e questo ci è costato la partita. È stata un’estate ricca di tante cose, di tante sorprese, di tante scoperte e di tante, a volte, incertezze. Ripenso alla Nations League costellata da problemi fisici ad esempio. È stata un’estate intensa e bella nel percorso ma povera nei risultati perché nonostante tutto Nations League, Europei e Preolimpico non hanno dato i frutti sperati. Il mio lavoro viene giudicato in base ai risultati, ne sono consapevole, e pertanto faccio fatica a valutare la stagione perché la ricchezza di quanto abbiamo fatto assieme si scontra con la scarsezza di risultati". 
Oltre i risultati del campo, ciò che preoccupa maggiormente sono le fratture createsi all’interno dello spogliatoio e la poca unione d’intenti del team, che difficilmente potranno essere risanate e quindi iniziano a circolare le voci sui nomi dei possibili successori del Ct nativo di Fano, che già recentemente aveva dichiarato di “non avere più in mano il gruppo”.
Il candidato numero uno sulla lista, al momento, sembra essere Julio Velasco, che si è accordato con Busto Arsizio per un'uscita anticipata in caso di una chiamata irrinunciabile da parte della Nazionale. Come alternative ci sono Lavarini, Santarelli e Mencarelli, anche se la situazione di questi ultimi è più complicata da sbrogliare. L’esperienza del tecnico di origine argentina sarebbe molto utile a risollevare le sorti della nazionale vista la sua grande esperienza, infatti, Velasco è stato Ct dell’Italia maschile dal 1989 al 1996, vincendo due mondiali, tre europei e un argento olimpico ad Atlanta. Oltre ad essere un maestro di tattica e grande esperto di campo, il tecnico di La Plata, negli ultimi quattro anni, ha lavorato come direttore tecnico del settore giovanile della Federazione Italiana Pallavolo, ottenendo ottimi risultati con il progetto incentrato sui giovani talenti.