Volley Femminile, Erica Fava protagonista del match più seguito della storia: “Tutto mi sembra un sogno”
Volley Femminile, Erica Fava protagonista del match più seguito della storia: “Tutto mi sembra un sogno” Erica Fava partecipa all'evento femminile più seguito della storia
Erica Fava, classe 2002, è entrata nella storia partecipando all’incontro di volley femminile valido per il campionato Ncaa tra i Nebraska Cornhuskers e i suoi Omaha Mavericks. La piacentina ha avuto il privilegio di giocare sotto rete nell’evento sportivo femminile più seguito in tutta la storia, infatti, la sfida avvenuta al Memorial Stadium di Lincoln ha ospitato 92003 spettatori, superando il record precedente stabilito nella partita di Champions League Women tra Barcellona e Wolfsburg, quando il Camp Nou arrivò a contenere 91648 persone. Il giovane libero ha raccontato tutta la sua emozione sin dal primo momento quando ha sentito cantare l’inno americano dallo stadio gremito e ha confessato di essersi commossa molto nel sentire il suo nome pronunciato dallo speaker:
“È stata una sensazione unica che davvero non riesco a descrivere. Impossibile trovare le parole per far capire cosa ho provato. Mi sembra tutto ancora un sogno. I biglietti sono andati sold out in 48 ore, ma quello che abbiamo visto una volta entrate è stato pazzesco. Erica dichiara, inoltre, di essere abituata a giocare nei palazzetti davanti a un massimo di 15.000 spettatori e dimostra tutto il suo stupore nonostante conosca bene gli eventi in grande stile che avvengono in America: "Si trattava di un derby e tutto era stato ideato come evento clou del “Volleyball day in Nebraska”, durato diversi giorni, ma una partita simile non me la sarei mai immaginata".
Il risultato finale ha visto trionfare Nebraska Cornhuskers contro Omaha Mavericks con il punteggio di 3-0, ma l’entusiasmo e l’orgoglio di Erica, nonostante la sconfitta, ci insegnano ancora una volta che il risultato finale di una partita non è l’unica cosa che conta, soprattutto quando si ha la fortuna e la sensibilità di vivere ed intendere lo sport come uno spettacolo per tutti e non solo come una competizione.