Donne, basta con gli allenamenti da uomini

I corpi maschili e femminili sono diversi per natura e di conseguenza dovrebbero essere differenti gli accorgimenti per preservarne la forma fisica e l’integrità durante gli sforzi fisici degli allenamenti dei vari sport. Nel 90 % dei casi, gli studi sugli impatti degli allenamenti sono condotti da allenatori uomini su atleti uomini e quindi i risultati rischiano di creare problemi alle sportive donne, che restano senza punti di riferimento a riguardo. 
Stando ai risultati di un recente studio pubblicato sulla rivista Sports Medicine, questa mancanza di attenzione sulle differenze fisiologiche nella fase preparatoria, aumenterebbe il rischio di infortuni del 35% a causa di una sollecitazione a carico di muscoli sbagliati. 
Silvia De Francia, docente di farmacologia all’Università di Torino, ha scritto il libro “La medicina delle differenze” ( Neos Editore) dove approfondisce queste tematiche. La prima questione riguarda la prevalenza degli estrogeni rispetto al testosterone che, da un lato facilita la flessibilità e l’elasticità dei corpi delle donne, ma dall’altra comporta una maggiore lassità articolare che è una delle cause principali degli acciacchi muscolari. 
“Serve una pratica sportiva a misura di donna, che tenga conto delle variazioni ormonali, e consenta di puntare su esercizi di sollevamento del peso, a beneficio della densità ossea, che si riduce con l’avanzare dell’età e con l’arrivo della menopausa” dice la prof. 
Un altro aspetto importante che tratta il libro è l'utilizzo dei muscoli. A parità di durata e intensità di un esercizio fisico, i corpi femminili dimostrano di avere una maggiore resistenza e un miglior recupero in termini di tempistiche, ma perdono più rapidamente forza muscolare rispetto agli uomini. Questi dati implicano la necessità di programmi specifici basati sul miglioramento della potenza, personalizzati in base all’età e alle caratteristiche di ogni corpo.