Arianna Errigo:"Mi sono sentita ripetere ogni giorno che il taglio cesareo è un’operazione".

Arianna Errigo:"Mi sono sentita ripetere ogni giorno che il taglio cesareo è un’operazione".

Arianna Errigo:"Mi sono sentita ripetere ogni giorno che il taglio cesareo è un’operazione".

 

 

Arianna Errigo è una schermitrice italiana. Meglio, Arianna è una donna italiana che fa scherma. Arianna la fa piuttosto bene: su Wikipedia si apprende che ha vinto decine di medaglie di tutti i colori in tutte le competizioni mondiali, europee, italiane. Ci vorrebbe un libretto -for dummies- per descriverne tutte le imprese e spiegarle.

Prima del luglio 2023 era “Campionessa del mondo nel 2013 e nel 2014, ha vinto la Coppa del Mondo di specialità nel 2009, 2012 , 2013, 2014 e 2016. A livello olimpico ha vinto l'argento individuale a Londra 2012, dove ha conquistato anche l'oro a squadre a cui è seguito il bronzo, sempre a squadre, a Tokyo 2020. È una delle pochissime atlete ad avere risultati di livello mondiale in più di un'arma.”

Arianna per il suo talento sportivo è anche Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana ed ha 3 Collari d'oro al merito sportivo.

Arianna chiude i Mondiali a Milano quest'anno a Luglio con un oro a squadre nel fioretto e un argento, dietro un'altra italiana, nell'individuale. Arianna adesso ha 21 medaglie iridate.

 

Ma....

 

Se fosse stata un maschio super-campione nessuno avrebbe avuto dubbi sulla sua partecipazione a questi mondiali italiani, a meno di infortuni; ma Arianna è una donna e come tale partorisce anche.

Eh, cosa volete, càpita.

Così la nostra super-campionessa il 3 marzo dà alla luce due gemelli, Mirea e Stefano:”Vi abbiamo desiderato più di ogni altra cosa al mondo! Buona vita a voi” ci annunciò sui social. A quattro mesi poco più, dai mondiali, praticamente tutti pensano se ce la possa fare o meno.

Oggi Arianna torna sui social a raccontare questa straordinaria avventura, non già di schermitrice vincente, ma di mamma vincente.

Perchè le medaglie si possono ottenere anche con i pargoli neonati, dato il superpower del doppio cromosoma X, tanto caro a noi di ViXXen.it.

Le premesse del suo post, danno l'idea di cosa venga detto ad una atleta, una super super atleta, quando ci si accorge che è una femmina umana, quindi dedita anche alla progenie che ella stessa mette alla luce (in questo mondo dove l'evoluzione sembra doversi rivolgere soltanto ad uno dei due sessi).

Mi sono sentita ripetere ogni giorno:-Il taglio cesareo è un’operazione; 4 mesi e mezzo non sono abbastanza; avere due gemelli non è come avere un figlio-.

Insomma, gli incoraggiamenti come vedete si sono “sprecati”, come la fiducia nella capacità di Arianna di gestire il tutto con sacrificio e dedizione.

La scherma è la sua vita, si è capito; i figli così fortemente voluti sono la sua vita, è chiaro e giusto. Lei stessa si era posta l'obiettivo di partecipare almeno, a questi mondiali italiani, dove era sicura avrebbe potuto dire la sua e così ha fatto. E' stato giusto e stupendo, anche per noi che l'abbiamo seguita sugli schermi Tv.

Le donne nello sport, spesso devono affrontare non solo le difficoltà pratiche, ma anche lo scetticismo dell'opinione pubblica, della gente che le circonda: la gravidanza vista come “un infortunio” è qualcosa di profondamente stupido e imperdonabile.

Prima di lei, a combattere e vincere contro le stesse titubanze esterne, ci sono state le colleghe Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca o la spadista francese, poi diventata ministro, Laura Flessel.

Gravidanza e vittorie in un connubio che la dice lunga sulle possibilità femminili, sulla capacità di autocontrollo su di un fisico lontano dall'attività sportiva da un anno, che affronta un parto, le condizioni psico-fisiche successive, la cura dei neonati. Uniamoci la ripresa di allenamenti durissimi.

Scusate, ma l'accostamento alla tempistica di tanti atleti maschi che affrontano “disturbi” di varia natura e si fermano per mesi e mesi, diventa veramente spontaneo.

 

Un plauso al CT della nazionale Stefano Cerioni che ha convocato Arianna, bisogna però senz'altro farlo: ha testato la condizione della 35enne monzese e le ha dato il posto in squadra senza nessun pregiudizio. Bravo e competente.

I risultati poi hanno parlato da soli.

L'ultimo pensiero nel post di Arianna Errigo è per suo marito, il fiorettista Luca Simoncelli:”Non abbiamo una foto insieme con le medaglie, dopo la finale eri sempre con i nostri gioielli, questa volta la faremo sul divano di casa”.

Una chiusura che dice tutto: un bravo compagno che la supporta,una grande donna che fa l'atleta.

Un grande esempio per tutte, Arianna Errigo.

 

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