Impariamo dal basket femminile americano!!!

Impariamo dal basket femminile americano!!!

Caitlin Clark stella assoluta del Basket Femminile USA

 

 

Il basket femminile è ad un “punto di svolta”, trascinato dai campionati americani, a partire dal NCAA, cioè quello pre-professionistico dei College.

Il torneo March Madness (ndr. torneo a eliminazione diretta che inizia a metà marzo e si conclude con la finale)  di quest’anno è stato particolarmente importante poiché i risultati di pubblico televisivo e non, hanno raggiunto nuovi massimi con circa 18,7 milioni di spettatori, di media. A prima vista, è facile attribuire l'esplosione complessiva di interesse direttamente alle stelle del basket femminile americano di oggi, come, Angel Reese, Kamilla Cardoso, JuJu Watkins, Paige Bueckers e soprattutto Caitlin Clark. Lei in particolare, è stata indicata come principale motivo dell'aumento dello sharing mediatico di quest’anno e molti la ritengono l’unica ragione per cui i fans delle cestiste USA stiano aumentando.

Caitlin Clark è considerata una di quelle giocatrici che nascono ogni tre-quattro generazioni, le cui prestazioni sconvolgenti spostano l'attenzione verso il basket femminile, con una efficacia mai vista prima. E' però importante capire perché sia stato possibile, per la nuova star, diventare così popolare. C'è per esempio da considerare che fino a due anni fa il brand “March Madness” non era mai stato autorizzato per l'utilizzo nel torneo femminile. C’è stato un innegabile cambiamento dal 2020 ad oggi che ha essenzialmente creato un ambiente favorevole a far fiorire il basket femminile negli Stati Uniti. La trasformazione dell’industria sportiva femminile, che ha avuto luogo dal 2020 ad oggi, ha permesso alle migliori giocatrici americane di emergere anche nei media e nel gradimento del pubblico.

 

La pandemia mondiale ha avuto effetti devastanti e creato cambiamenti enormi nella vita quotidiana. Durante quel periodo prolungato, spesso ci si è rivolti all'intrattenimento televisivo, anche alle pay Tv che trasmettevano sport internazionali e molti hanno iniziato a sintonizzarsi su quelli femminili. Nel 2020 durante il lockdown per il COVID-19 lo sport si è fermato praticamente ovunque. Le leghe sportive femminili professionistiche, in particolare quelle del Softball e del Basket USA, sono state tra le prime ritornate all'attività, trovando soluzioni per mantenere le atlete al sicuro all'interno del loro contesto.

Dal momento in cui, moltissimi e importanti eventi sportivi furono rinviati o annullati, le emittenti televisive sportive rivolsero la loro attenzione a contenuti “alternativi”, per esempio gli sport femminili, i quali erano immediatamente disponibili. Questo cambiamento di direzione ha creato una maggiore esposizione per gli eventi sportivi femminili, alla portata del pubblico come mai era stato prima di quel momento.

 

Così le emittenti televisive ed i media in generale, capito che il grande pubblico poteva seguire con entusiasmo anche lo sport femminile, hanno continuato a far crescere la copertura. I cambiamenti che il mondo ha fatto per adattarsi alla pandemia globale, inaspettatamente hanno avuto un fattore positivo, diventando un catalizzatore per la crescita mediatica riguardo lo sport femminile.

 

Negli Stati Uniti, oggi, ci sono prove significative per dimostrare l’impatto positivo che questa condizione ha avuto su milioni di donne e ragazze, in particolare quando si tratta di partecipazione alle attività sportive. Secondo il rapporto della Women’s Sports Foundation, la partecipazione femminile agli sport è passata da 294.015 nell’anno scolastico 1971-72 a 3,4 milioni nel 2020-21. In particolare la partecipazione femminile a livello collegiale è passata da 29.977 nel 1971-72 a 215.486 nel 2020-21.

 

L'esempio americano è eclatante perché, come spesso accade, gli USA trascinano poi il mondo occidentale verso i propri risultati i quali, per altro, sono stati aiutati da politiche di rinforzo economico verso il settore sportivo femminile, proprio in concomitanza dell'aumento nella copertura mediatica durante la pandemia.

In pratica hanno sfruttato “la pausa” per sviluppare il presente che vivono oggi.

 

Infatti, il 2022 ha segnato un momento importante perché per la prima volta nella storia, donne e ragazze statunitensi hanno avuto l’opportunità non solo di fare più attività sportiva, ma hanno anche avuto la possibilità di vedere le nuove campionesse competere nello sport ai massimi livelli, come mai prima. Dopo questa mini-rivoluzione all'interno della società americana, oggi ci sono anche donne che hanno posizioni decisionali nello istituzioni dello sport e altrettante posizioni decisionali in settori influenti nel panorama sportivo: hanno il controllo in materia di diffusione radio-televisiva, diritti dei media, accordi di sponsorizzazione, governance dei Campionati e altro ancora. Questa evoluzione ha portato più donne che mai a sperimentare il potere dello sport e, di conseguenza, più donne che stanno influenzando il cambiamento nello sport, sia sui campi che nei front office.

 

Un altro fattore è stato la diffusione virale nei social di foto e video che testimoniavano la gravi disparità nelle possibilità di allenamento, tra uomini e donne. Le foto delle palestre con i campi da basket e gli spazi per il lavoro muscolare, sono diventate virali nel 2021 negli Stati Uniti. Ali Kershner allenatrice di basket della Stanford University e Sedona Prince, nazionale di Basket Under 19, hanno postato sui social media foto e video per esporre le forti differenze tra le strutture fornite dalla NCAA per i tornei di basket maschile e femminile. Su TikTok la polemica , condita dalle prove fotografiche della situazione, è diventata particolarmente virale, suscitando sdegno diffuso e attirando l'attenzione sulle disparità di lunga data nelle risorse e nel sostegno alle atlete donne.

 

I social media si sono rivelati uno strumento potente nel movimento sportivo delle donne in quel momento, perché hanno permesso di aggirare il mainstream mediatico, spesso a censura delle rivendicazioni femminili. Hanno permesso alle aziende di media sportivi femminili indipendenti, alle atlete e a tutti i social manager di divulgare i contenuti direttamente al pubblico senza doverli gestire attraverso le tradizionali società di media, che ancora non riescono a dare alle sportive una quota equa di copertura, che è esattamente ciò che noi di Vixxen.it stiamo promuovendo in Italia o almeno ci proviamo, dato l'ambiente non propriamente facilissimo in tema di investimenti e possibilità di divulgazione su questo argomento.

 

Foto e video sono serviti a fare nuova luce sulle disuguaglianze sistemiche che le atlete affrontano, non solo negli sport universitari, ma in tutto il panorama sportivo; non solo americano, ma come riverbero anche in quello mondiale, il che ha scatenato importanti dibattiti sulla parità di genere nello sport e, nel caso del basket universitario americano, una revisione sull'equità di genere all'interno della NCAA (ndr. uno dei provvedimenti è stato consentire al torneo di basket femminile l'iconico marchio "March Madness").

 

E' giunto il momento che, ispirandoci a queste storie, giornalisti, studiosi, allenatori, atleti si allineino e si alleino per creare un ecosistema ideale che porti lo sport femminile a crescere.

Se dobbiamo ispirarci ad altre società civili, ogni tanto ispiriamoci a ciò che funziona.

 

 

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