Lo sport femminile oggi vale 1,1 miliardi di euro

Lo sport femminile oggi vale 1,1 miliardi di euro

Lo sport femminile oggi vale 1,1 miliardi di euro

 

 

L'Inghilterra femminile di rugby ha conquistato il quinto titolo consecutivo del Sei Nazioni femminile a Twickenham, nel marzo 2023, davanti a 58.498 appassionati. Inghilterra e Australia si sono giocate l'Ashes di cricket (ndr. la più antica competizione internazionale di cricket) con il cardiopalmo di 110mila spettatori. Oltre 12 milioni di spettatori hanno guardato la finale della Coppa del Mondo di calcio in Tv, tra Inghilterra e Spagna, con altri 3,9 miliardi sulle varie piattaforme web mondiali.

Tutti i record di presenze e ascolti non sono solo stati battuti, quest'anno, ma sono stati sbriciolati!

Il 2023 non è ancora finito e c'è ancora sport da sommare.

L'anno si concluderà con la straordinaria notizia che, per la prima volta in assoluto, lo sport femminile raggiungerà un fatturato di oltre 1,1 miliardi di euro per il 2024. Questo totale è superiore del triplo rispetto alla precedente valutazione di tre anni fa.

La fine dell'anno é sempre un momento di festa, ma anche un momento di riflessione, un momento per commemorare tutto ciò che è stato realizzato nei 12 mesi precedenti.

Il superamento del miliardo di euro previsionale costituisce certamente un motivo per molte riflessioni, ma il risultato della previsione 2024 è stato ben lungi dall'essere una semplice analisi di 12 mesi.

La prima partita di calcio femminile si svolse in Gran Bretagna nel 1895; la prima Ashes di cricket è stata effettivamente organizzata per e dalle donne nel 1973; nel 1982 sempre in Inghilterra sarebbe stata giocata la prima partita internazionale di rugby femminile (anche se 111 anni dopo la prima partita maschile) e proprio l'Inghilterra festeggia la vittoria del Sei Nazioni a Twickenham, davanti a una folla da record.

L'ascesa dello sport femminile è stata esponenziale negli ultimi anni e l'inizio della rapida crescita può essere ricordato non solo per quelle che hanno fatto la storia nel 1895, 1973 e 1982, ma anche per le storie più recenti, come la Coppa del Mondo di calcio femminile, due anni dopo.

Ora, grazie ai fenomenali sforzi sportivi che si sono visti in quei tornei, quando si parla di partite tra alcune squadre, si possono facilmente elogiare i gol o le eccezionali parate, senza dover specificare di stare parlando di squadre femminili delle serie maggiori o di Nazionali.

Allo stesso modo, all'inizio di quest'anno gli spettatori sono stati in grado di guardare ogni singolo minuto dell'Ashes femminile in Tv, poiché gli organizzatori si sono assicurati che la partita femminile avrebbe avuto la propria programmazione come la partita maschile. Naturalmente, 1,1 miliardi di euro di entrate sportive femminili impallidisce in confronto alle entrate prodotte dagli uomini.

Il fatturato globale per lo sport maschile, del 2023, è stato di 512 miliardi di euro: lo sport femminile rappresenta quindi meno dello 0,2% di quello maschile.

È fondamentale notare che le previsioni si basano sui ricavi delle partite, delle trasmissioni e delle pubblicità quindi, mentre si potrebbe semplicemente sostenere che l'interesse per lo sport femminile non è ancora al livello di quello maschile, come motivo principale di una sproporzione così ampia, in realtà non è così.

Si prevede che le trasmissioni, nel 2024, rappresenteranno circa il 27% della cifra totale. Nel 2022 la visione sportiva femminile è aumentata di un incredibile 131%, ma rappresentava ancora solo il 13% delle ore di copertura sportiva sui canali principali mondiali.

Quindi se gli appassionati non hanno accesso allo sport femminile con la stessa accessibilità e frequenza di quello maschile, lo 0,2% è molto difficile che possa crescere.

Allo stesso modo, quando si discute sulle entrate commerciali, un rapporto commissionato dalla Royal Bank of Canada, ha stimato che il 90% del denaro delle sponsorizzazioni va ai giocatori maschi nonostante le donne abbiano sponsorizzazioni il doppio rispetto alle loro controparti maschili.

Se gli atleti maschi accumulano il 90% del denaro dalle sponsorizzazioni, questo non solo rappresenta una paga molto più alta, ma evidenzia anche la discrepanza tra tutti quegli atleti-atlete che stanno diventando più visibili.

Non è una sorpresa per nessuno che il testimonial sia importante e se vediamo molti atleti maschi che rappresentano i migliori marchi tecnici o pubblicizzano altro, abbiamo una naturale disposizione a diventare più curiosi su di loro e sui loro rispettivi sport.

Nel frattempo le loro, poche numericamente, controparti femminili stanno lottando anche solo per entrare nel giro.

E' quindi il momento di riflettere della grande disuguaglianza che questo 0,2% evidenzia e della prossima linea d'azione per garantire che lo sport femminile costituisca anche solo l'1% del totale delle entrate sportive globali.

Però, ora è il momento della gratitudine e dell'apprezzamento per tutte quelle donne che hanno battuto i record e quelle che si sono rifiutate di arrendersi quando il mondo ha detto loro che nessuno avrebbe dato spazio allo sport femminile.

L'elenco di queste donne straordinarie è infinito e il loro contributo, in tutto il mondo, è inestimabile.

Non è un mistero l'intenso lavoro necessario per raggiungere il traguardo di 1,1 miliardi di euro, l'uso globale della tecnologia, dei media e delle telecomunicazioni.

Le emittenti, gli streamer e le piattaforme di social media avranno un ruolo sempre più importante da svolgere nella presentazione di grandi eventi che catturino l'interesse degli appassionati presenti e nuovi, creando un'esperienza memorabile e d'impatto.

Il prossimo passo sarà quello di mantenere gli spettatori abituali che si sintonizzano fedelmente per guardare le loro atlete, le loro squadre e le loro competizioni preferite durante la stagione. Per fare questo, le organizzazioni sportive e le aziende dei media dovranno continuare a elevare il profilo dello sport femminile con le emittenti in prima serata, oltre a investire in piattaforme digitali che rendano le partite accessibili a tutti coloro che vogliono guardarle.

Guardando a quanta strada è stata fatta, non dovrebbe esserci alcun dubbio che questo risultato non solo è fattibile, ma può essere tranquillamente progettato, per ridurre così al minimo l'attuale divario del 99,8% nelle entrate degli sport globali.

Ci guadagnerebbero tutti.

 

 

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