Momento storico per lo sport mondiale e femminile: due israeliane gareggiano in Arabia Saudita
Momento storico per lo sport mondiale e femminile: due israeliane gareggiano in Arabia Saudita
Celia Gold e Nicole Rubanovich, atlete del sollevamento pesi, sono diventate le prime donne israeliane a competere sotto la propria bandiera sul suolo dell'Arabia Saudita, importante passo avanti per i rapporti tra i due Stati. Le due sollevatrici hanno partecipato alla competizione di 71 kg a Riad, esattamente 51 anni dopo gli eventi luttuosi alle Olimpiadi di Monaco '72.
La presenza della bandiera israeliana alla cerimonia di apertura dei Campionati Mondiali di sollevamento pesi è stata un evento significativo per la delegazione israeliana.
Nonostante la breve distanza geografica tra Israele e l'Arabia Saudita, il viaggio è stato complicato, a causa dell'assenza di voli di linea diretti e delle limitate relazioni diplomatiche tra i due paesi. Tuttavia, la partecipazione della delegazione con la Stella di David sulle divise rappresenta un importante passo in avanti nella promozione dello sport e nella creazione di ponti tra nazioni che hanno differenze politiche e culturali.
Celia Gold, vincitrice dell'oro alle Maccabiadi 2022, sembra avere le migliori possibilità tra i quattro atleti di qualificarsi per i Giochi di Parigi 2024. Nata negli Stati Uniti, ha 25 anni ed è program manager presso Google. Gold, il cui nome sembra predestinarla al successo, ha un record di 100 kg nello strappo e 130 kg nello slancio.
Da un anno indossa la maglia gialla del club Maccabi Tel Aviv:”Gareggiare per la Nazionale del mio paese è sempre un grande onore. Sono molto motivata, competere alle Olimpiadi è il mio sogno più grande e ce la metterò tutta ovunque gareggerò per raggiungerlo”. A Riad si è classificata al 23° posto, mentre Nicole Rubanovich in ventinovesima posizione.
“È davvero un grande onore per noi avere avuto questa opportunità” ha detto David Litvinov, olimpionico nel 2020 (e in gara a sua volta) all’emittente statale israeliana KAN prima della partenza:“In definitiva, è una vittoria sulla politica."
L’amministratore delegato della Federazione israeliana per il sollevamento pesi, Pavel Kolosovski:”la nazione ospitante è stata molto collaborativa per assicurarsi che la nostra squadra arrivasse in sicurezza. È un giorno molto importante per noi e abbiamo intenzione di fare la storia durante la competizione".
Il presidente dell’IWF Mohammed Jalood ha dichiarato: “Questo dimostra che la “famiglia” del sollevamento pesi è una famiglia forte e unita. Lo sport è fuori dalla politica”.
Lo stesso punto di vista è stato espresso dal capo della Federazione per il sollevamento pesi dell’Arabia Saudita Mohamed Alharbi: “Ai Campionati del Mondo, tutti sono i benvenuti”.
Oren Shai Presidente della Federazione di Israele: "Tre anni fa, quando l'Arabia Saudita si è presentata per la prima volta per ospitare questi campionati, ho contattato Jalood e ho detto che volevamo essere lì. Mi ha risposto -non preoccuparti, lo sarai-."
Dopo che i Campionati Mondiali Giovanili IWF sono stati ospitati dai sauditi a Jeddah due anni fa, Riyadh è stato confermato come ospite per questi campionati nel dicembre 2021.
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il Comitato Olimpico Nazionale di Israele e l’IWF sono stati coinvolti nel rendere possibile la visita, così come i servizi diplomatici e di sicurezza.
Agli israeliani è stato quindi detto che avrebbero potuto viaggiare senza visti, con la cooperazione della compagnia aerea, ma i visti sono stati rilasciati solo pochi giorni prima per lungaggini burocratiche e non essendoci voli diretti tra Israele e l’Arabia Saudita, il viaggio è stato abbastanza difficoltoso per la delegazione.
"È stato uno sforzo abbastanza importante, ma tutto è andato bene", ha detto Oren Shai “le nostre atlete e i nostri atleti (Artur Mugurdumov nel gruppo dei 102 kg e David Litvinov tra i supermassimi) sono arrivati lì per competere nelle qualifiche olimpiche. Stiamo cercando di non enfatizzare troppo la cosa, in modo che sia una gara normale”.
Israele invierà anche una squadra in Qatar, un’altra nazione con la quale non ha relazioni diplomatiche, per il Gran Premio II dell’IWF a dicembre.
Inoltre, si stanno compiendo sforzi, con gli Stati Uniti coinvolti, per stabilire relazioni diplomatiche tra Israele e l’Arabia Saudita.
Israele ha inviato "osservatori" ad un incontro del patrimonio mondiale delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) a Riyadh che è iniziato da poco.
Non è una visita bilaterale, ma è la prima volta che una delegazione d’affari israeliana visita l’Arabia Saudita.
L’atteggiamento dei sauditi nei confronti di Israele nel mondo dello sport è però in netto contrasto con l’Iran, che non riconosce la legittimità di Israele come nazione.
Il mese scorso, purtroppo, Mostafa Rajaei, un pesista dell’Iran, ha stretto la mano ad un israeliano dopo che entrambi avevano vinto medaglie ai Campionati del Mondo di Masters in Polonia.
Rajei è stato bandito a vita e la Federazione per il sollevamento pesi iraniana è stata costretta a scusarsi pubblicamente per il suo iscritto e le sue azioni.
“Le posizioni della federazione sono allineate con le posizioni della santa istituzione della Repubblica islamica dell’Iran” ha detto il portavoce della Federazione iraniana.
Ora a Rajaei è vietato entrare in "tutte le strutture sportive" nel suo paese, mentre molti atleti iraniani, in altri sport, sono stati fatti ritirare dalle competizioni per evitare di competere contro gli israeliani
Auspichiamo che questa apertura dell'Arabia Saudita verso Israele e soprattutto verso due donne, atlete di quel Paese, possa essere un segnale per tutta l'area del Medio Oriente e serva ad instaurare rapporti diplomatici tra le Nazioni vicine.
Celia Gold e Nicole Rubanovich, in questo senso, sono due simboli eclatanti e la loro gara è di importanza storica nel panorama sportivo mondiale e femminile allo stesso tempo.