Servono ancora più riflettori sugli sport femminili

Servono ancora più riflettori sugli sport femminili

Angel Reese campionessa di Basket USA

 

 

L'autunno potrebbe essere la stagione più emozionante negli sport femminili. In USA le fuoriclasse di Las Vegas sono diventate la prima squadra WNBA in 21 anni a vincere due titoli consecutivi il mese scorso e l’emozionante campionato nazionale della Lega calcistica femminile di quest’anno, ha coronato le carriere delle grandi Megan Rapinoe e Ali Krieger.

E' un vero peccato però, che la grande massa degli appassionati non possa apprezzare appieno il talento che ora circonda lo sport femminile.

Non solo perché le atlete meritano più copertura, ma anche perché lo sport femminile non è mai stato così esaltante, più innovativo e più culturalmente definito.

Una spiegazione, citata per il motivo per cui queste atlete di talento non stanno ricevendo una maggiore esposizione e più tempo di trasmissione è che gli sport delle donne attirano valutazioni televisive più basse in generale rispetto agli sport maschili.

E' difficile per i campionati femminili costruire un pubblico più ampio senza maggiori investimenti nel promuoverli.


 

Le grandi reti sportive e gli spettacoli sono tutti gestiti da menti e modelli simili tra loro, che non sembrano assomigliare alla popolazione, ad esempio, che segue la WNBA o le donne giocatrici di basket in generale”, afferma la regista Melanie Page autrice della serie di documentari “Can’t Retire From This”, che è stata recentemente proiettata alla Morgan State University e mette in evidenza la ricca storia di giocatrici di talento negli USA.


 

Questo è particolarmente frustrante in un momento in cui, lo sport femminile, sta dimostrando la capacità di attirare un pubblico più ampio. Gli esempi includono la finale di molti campionati femminili di quest’anno, che hanno spesso raddoppiato il proprio pubblico rispetto allo scorso anno e attirato valutazioni più alte. Poi c’è la partecipazione da record del campionato di calcio Women’s EURO 2022 e della partita di agosto nel Volley tra l’Università del Nebraska contro l’Università Omaha, che ha battuto il record mondiale di presenze per un evento sportivo femminile con 92.003 spettatori.

Le donne stanno anche avendo un impatto maggiore fuori dal campo, con atleti da college come la star del basket Angel Reese (2,6 milioni di follower su Instagram) e la ginnasta Olivia Dunne (4,4 milioni di follower su Instagram) che sono nella top 10 nelle classifiche di sponsorizzazione dell'immagine.

La Campionessa NCAA della LSU, Angel Reese, nata a Randallstown (Baltimora), ha attirato l'attenzione rivaleggiando con i migliori del basket maschile e del calcio. Con il soprannome di "Bayou Barbie", ha sponsor come Outback Steakhouse, Amazon e Coach.

Angel Reese parlando ai microfoni della ABC della sua esposizione sui media, dopo che le sue Tigers hanno vinto il torneo NCAA. “In fondo quello che vedete é quello che sono nella realtà, che fa quello che la appassiona di più. Sono di Baltimora, questo è un po’ quello che siamo, donne semplici, anche se siamo sulle prime pagine. Siamo molto determinate”.

 

In generale, gli spettacoli sportivi trascorrono meno tempo a parlare delle stelle degli sport femminili di quanto non facciano sulle loro controparti maschili. Gli sport femminili non ottengono lo stesso livello di attenzione e analisi. Il sessismo gioca un ruolo fondamentale. Alcuni degli uomini che lavorano come analisti di rete e dirigenti ritengono che i campionati e le competenze delle donne siano automaticamente inferiori, ma più esposizione viene data a coloro che dubitano delle abilità delle donne meno è probabile che si risolva la questione.

 

Le atlete hanno guadagnato il diritto a una maggiore copertura e visibilità e i loro contributi potrebbero portare una nuova demografia redditizia ai media mondiali.

Cosa hanno da perdere le reti inserendo più sport femminile?

Carol Stiff è una voce di primo piano su questi temi. Ha fondato la Women’s Sports Network per far luce sulle atlete.

Queste storie su queste donne e questi campionati devono essere raccontate”, dice. “Non ci possiamo permettere di avere i diritti sul calcio o sul basket, ma quello che possiamo fare è raccontare le storie delle atlete che saranno in quelle partite”.


La copertura sportiva femminile ha fatto molta strada dai giorni in cui le uniche atlete che meritavano una menzione erano Serena e Venus Williams, ma è tempo per commentatori e dirigenti di capire cosa è ovvio ormai per molte persone che seguono lo sport.

Gli sport femminili stanno avendo un movimento a livello mondiale.

E' tempo di comprenderlo e raccontarlo.

Noi di Vixxen.it siamo qui per questo.

 

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