Soccer Grannies, le Nonne sanno anche giocare a calcio
Soccer Grannies, le Nonne sanno anche giocare a calcio Soccer Grannies
La squadra del Sudafrica femminile ha battuto 3-2 l’Italia nell’ultima gara della fase a gironi e si è qualificata con assoluto merito agli ottavi di finale della Fifa World’s Women Cup per la grande gioia di tutti i connazionali. Tra i tifosi in festa siamo sicuri che ci siano anche le Soccer Grannies, della provincia di Limpopo.
Le nonne del Calcio sono nate da un'idea di Beka Ntsanwisi, soprannominata Mama Beka, che nel 2003 ha fondato una squadra di calcio per sole nonne, la Vakhegula Vakhegula F. C.
Da quel momento in poi il fenomeno è cresciuto esponenzialmente e nel 2022 Beka è arrivata a riunire ben 84 squadre di donne d’età compresa tra 40 e 82 anni in tutte le nove province sudafricane.
E’ riuscita a convincere molte donne con problemi di salute a provare il calcio, innanzitutto come attività per stare meglio fisicamente, e poi come una nuova sfida divertente per tenere occupata la mente e liberarsi dallo stress.
L’idea di Mama Beka piace e non solo in Africa. Infatti, negli Stati Uniti, iniziano a spuntare nuove squadre femminili over 40: le Prime of Life Women’s Soccer League di San Diego in California, le Lexpressas a Lexington, Massachusetts, le Dragon Moms da New York City e molte altre in diverse zone dell’America.
Un movimento che ha portato parecchie donne e nonne a trovare uno stimolo importante attraverso lo sport e la sana competizione, uscendo dal ruolo di balie dei nipotini e diventando dei veri esempi per il futuro.
“Molte stanno male per via dell’ipertensione, obesità, asma, malattie cardiache e molto stress”. Dice la Nasantisi durante un’intervista e ci tiene a sottolineare come queste donne siano in grado di rimettersi in gioco a qualunque età, superando limiti fisici e mentali che a volte le generazioni più giovani faticano ad affrontare.
Mama Beka oltre ad occuparsi di questo progetto ed essere una popolare conduttrice di uno show radiofonico, è a capo di un’associazione che regala abitazioni ai senza tetto e quest’ultimo impegno le ha fatto guadagnare il soprannome di “Madre Teresa di Limpopo”. Le sue parole a riguardo dimostrano quanto una persona da sola, anche con mezzi oggettivamente limitati, possa fare una grande differenza se spinta da valori sani:
“Vengono da me e mi dicono che non hanno una casa. Può essere una famiglia o una persona sola. Il più delle volte si tratta di una donna e di bambini che hanno perso i genitorii. Alcuni bambini di quindici anni sono già responsabili delle famiglie e si occupano dei fratelli che potrebbero avere quattro o cinque anni. C’è anche chi ha bisogno di soldi. Costruire una casa non è facile. C’è bisogno di tante cose: cemento, porte. . . Fare il tetto costa. Le condutture dell’acqua per la casa, costano. L’impianto elettrico costa. Mi guardano come la loro madre che li aiuterà. I ragazzi soffrono. Quando ho dei soldi prendo quel poco che e pago un po’ ogni mese”.
Jean Duffy, ex soccer Mom Americana ha iniziato a giocare a calcio a 46 anni e ha voluto raccontare la sua personale esperienza e la realtà delle Nonne del Calcio in un libro emozionante intitolato appunto “Soccer Grannies”
La scrittrice ha racchiuso nel suo racconto le storie di queste incredibili donne che rappresentano le fondamenta di tutte le famiglie africane e non solo, parlando di storie tenerissime come quelle di Granny Omo, 70 anni, Granny Rossina, 82 anni e Granny Bull, 80 anni.
La Duffy mescola il racconto dell’iniziativa di Mama Beka alla situazione sociale africana, dove movimenti come questi creano i presupposti per il cambiamento necessario nella mente della gente ma anche azioni quotidiane concrete.
Le nonne, si sa, sanno fare tutto, hanno la soluzione per i problemi più disparati, le cure per tutti i mali, conoscono ricette segrete per i manicaretti migliori al mondo e le parole più dolci per far addormentare i nipotini. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno sarebbero state capaci anche di giocare a pallone e magari di gioiere mentre alzano un trofeo al cielo?
Eppure, anche se qualcuno resterà stupito, questa vicenda non è la trama di un film, si tratta della vera storia della forza delle donne, capaci di essere portatrici sane di coraggio, determinazione ed un pizzico di follia.