ViXXen meets le donne del Padel
ViXXen meets le donne del Padel
Il Padel è ormai lo sport o per meglio dire, sia lo sport professionistico che l'attività sportiva del momento. Se ne legge molto e si inizia a vedere in Tv, specie nei canali a pagamento. E' velocissimo, dinamico, muscolare, a tratti sembra una danza, in altri un'esplosione del gesto atletico.
Noi abbiamo voluto raccontarlo nello “Zep Tepi” caro agli antichi egizi, nel “tempo zero”, durante la sua nascita nella pratica, dal primo momento in cui si inaugura una struttura e capire il come si sia arrivati là e cosa succederà dopo.
Lo abbiamo voluto raccontare tramite le donne, gli occhi e la voce delle donne che hanno contribuito e contribuiranno a gestire la realtà di un circolo di Padel.
Oggi è l'8 marzo, Festa della Donna e ricorrenza a noi molto cara. Per quelle di cui parleremo, è anche un momento molto importante della loro vita: l'inaugurazione di un sogno.
Siamo stati a Caldogno, in provincia di Vicenza, dove ha preso il via l'attività di una struttura realizzata con molta perseveranza da tre soci, provenienti dal mondo dello sport e dell'imprenditoria vicentina.
Si sono inaugurati 4 campi di Padel, con una bella cerimonia condita da Sindaco, Parroco, Banda Musicale e lacrime di commozione dello staff. Davanti a loro i concittadini divisi tra lo stupito (molto bello il complesso sportivo), il soddisfatto (molto bene per la nostra comunità) e lo speranzoso (è mezzogiorno, dentro ci sarà il buffet?). C'era anche il buffet.
Abbiamo compreso dal discorso dei soci che, dal progetto alla realizzazione, è stato un viaggio di circa 4 anni che la Padel Power SSD (https://padelpowerssd.com/), ha percorso con non poche traversie, sacrificio, fatica, rinunce, gioie e depressioni.
Insomma il famoso “viaggio nella burocrazia italiana” che in molti ben conoscono.
Abbiamo quindi voluto incontrare le donne del progetto, quelle che al taglio dei nastri spesso sono “dietro” nelle foto, ma che come spesso accade, sono in prima linea nel rendere realtà tutto quello che inizia come un'idea.
Le donne di solito supportano e “sopportano”; lavorano e si prendono cura della famiglia; emotivamente come compagne rispondono sempre “presente”; come figlie sono pronte a sacrificarsi quando serve.
Se vediamo qualcosa di realizzato in modo esemplare, di solito c'è un progetto maschile con un bel po' di “correttivi” femminili.
Così abbiamo incontrato Alice e Giada, rispettivamente figlia e moglie di Enrico Cunico, uno dei tre eroici soci. Non è stato facile rubarle alla segreteria ed alle public relations da padrone di casa, ma ci siamo riusciti. Avevate dubbi?
Ecco cosa ne è uscito.
Alice, hai 24 anni e da oggi sei qui ad occuparti di Padel. Quali sono le tue mansioni?
Gestire tutta la parte della Segreteria, le chiamate, i social, faccio da P.R. e curo quello che riguarda i rapporti con l'esterno in generale.
Giada, tu sei mamma, moglie e anche?
Io sono la “supporter”. E questo ti dà già l'idea.... Per tutto quello in cui può servire un aiuto io ci sono ed anche io mi occupo delle relazioni esterne.
Alice, dal punto di vista femminile il Padel, che è uno sport molto fisico, spesso muscolare, come lo vedi?
Per me é qualcosa di molto positivo. Non rilevo tante differenze tra uomo e donna. Lo trovo molto divertente e non vedo la pratica come una difficoltà, anzi. Molte ragazze dicono “sai che c'è? Invece di giocare a tennis vado a farmi un'ora di Padel perchè mi diverto di più. Ognuno si armonizza, lo gioca a seconda delle proprie possibilità”.
Giada come pensi possa essere la partecipazione femminile da qui in avanti, credi che debba esserci una grande promozione per incentivare le donne a giocare?
Sicuramente dovremo promuoverlo sì, ma già prima di questa inaugurazione abbiamo avuto dei bei riscontri, ad esempio richieste di poter avere istruttori ed imparare così a giocare. Io ho 54 anni e lo consiglio a tutte: è divertimento, scarico delle tensioni e anche socialità, perchè dopo il movimento fisico ci sta un bello spritz e magari due chiacchiere. E' un momento da dedicare a noi stesse.
Giada, ci sono voluti 4 anni per questa inaugurazione. In prima linea gli uomini a lottare con burocrazia, cantiere ed aspetti tecnici, voi ad assisterli in tutto quello di cui c'era bisogno: come li avete vissuti?
Dietro c'è stato tanto sacrificio, tanta condivisione perchè ci si é confrontati e lo si fa ancora anche con le figlie, per ascoltare le loro opinioni, proprio perchè dal punto di vista dell'età erano magari diverse dalle nostre. Tutto, giorno e notte con grande pazienza, senso pratico, ma anche tanta empatia.
Alice, oltre a quello che fai ora nel gruppo, come ti vedi in futuro?
Amo lo sport e amo praticarlo, per cui ambirei a diventare istruttrice, anche perchè sono poche nel Padel e penso che avere un'insegnamento al femminile farebbe piacere a molte donne.
Sì, penso che potrebbe essere il mio prossimo traguardo.
In un futuro più lontano vorrei la gestione come imprenditrice, ma solo tra molti anni, quando i miei lasceranno le redini. Oggi siamo solo al primo giorno, ne passerà di tempo! (ndr. ride divertita).
Alice, voi puntate molto anche all'attività nella stagione invernale: il riscaldamento a pavimento dei campi vi permetterà di sostenere un ottimo impatto. Avete pensato a qualcosa riguardo le donne che lavorano e che magari possono aderire solo in determinati orari? Scontistica particolare? Orari riservati?
Ti spiego come la vedo io. Quando penso all'attività fisica penso alla parità tra uomo e donna: fare differenze di prezzo non lo ritengo sia qualcosa di giusto. Sicuramente daremo spazio a chi ha i turni, a chi magari userà la pausa pranzo o avrà soltanto tempo serale da dedicare. Parleremo con loro e cercheremo di venire incontro ad ogni esigenza. In futuro stiamo anche pensando ad un piccolo spazio “nursery” per cambiare i bimbi ad esempio. Le docce negli spogliatoi sono già singole, con le porte che si chiudono, per cui le mamme possono portare dentro i bambini. Pensiamo anche che un domani si possa implementare un servizio di baby-sitting, qualora ci accorgessimo che ce n'è richiesta. Per le donne questo ed altro!
Giada la vostra struttura è molto bella e permette di ospitare importanti tornei. Prevarranno quelli maschili, per una questione di seguito e business o darete spazio anche a quelli femminili?
Abbiamo tutta l'intenzione di non prevaricare assolutamente quelli femminili, anzi, non vediamo l'ora di essere alle prese con l'organizzazione di qualcosa di così importante per le donne. Noi qui facciamo tutte il tifo per vedere le atlete in campo molto presto.
Massimo rispetto per i campioni, ma le campionesse non sono da meno.
Alice e Giada una battuta finale: e adesso?
Giada:”Adesso parte tutto. Io mi sono avvicinata da poco ed ho iniziato a giocare per qualche ora. E' proprio divertente ed é un grande benessere per lo scarico dello stress di tutti i giorni. Lo consiglio a tutte le donne e dico di non lasciarsi condizionare da nessuno, perchè il Padel è per tutte!
Alice:”Ci si diverte e si sta in compagnia, si socializza, si sta bene. Poi basta trovare i compagni di gioco giusti, magari allo stesso nostro livello, dove si sbaglia e si impara insieme nello stesso momento. Le donne di qualsiasi età devono provare e non ne rimarranno deluse”.
Alice e Giada, quindi l'invito per tutte le donne è quello di venire al Padel Power SSD di Caldogno senza timore e provare due racchettate in pieno relax.
“Certo, venite a divertirvi in un ambiente confortevole e creato per sentirvi a vostro agio. Aggiungerei anche, perchè no, che noi donne, dove e quando vogliamo, possiamo fare tutto: il campo da Padel lo conquistiamo senza problemi, anche più dei maschi! Ne siamo sicure.” ride Giada.
La sfida è lanciata, la racchetta vi aspetta, Alice e Giada felici di farvi da guida. Entrate in questo sport con fiducia: il doppio cromosoma X di cui siete munite, vi stupirà.
Per cui...che Padel sia!